Sabrina Pattarello, parla il padre della maestra No vax in terapia intensiva per Covid: «Consigliata male da un gruppo di esaltati»

Raggiunto dall’edizione trevigiana de “Il Gazzettino”, il padre della 45enne racconta: «Se fosse stata una bimba le avrei fatto capire che si sbagliava»

Sabrina Pattarello è un ex insegnante ricoverata in terapia intensiva da domenica scorsa all’ospedale all’Angelo di Mestre per complicazioni da Covid. È una convinta No vax, da sempre contraria all’uso delle mascherine e alle somministrazioni dei vaccini. Come raccontato nell’edizione trevigiana de Il Gazzettino da Luigino Pattarello, padre della donna 45enne, che al contrario della figlia è vaccinato con due dosi Pfizer, Sabrina «è stata mal consigliata e si è fidata di un gruppo di esaltati che l’ha convinta ad assumere queste posizioni». Nell’intervista, il padre della donna chiede alla giornalista di non scrivere più nulla della figlia, «si è già scritto tanto», soprattutto per quanto riguarda la vicenda della sospensione, lo scorso gennaio, dal ruolo di insegnante che occupava sembrerebbe senza averne titolo. «Fosse stata una bambina le avrei spiegato le cose accompagnandola per mano, ma è una donna», spiega l’uomo, in attesa del decorso della malattia che sta affrontando la figlia, assistita dalla sorella infermiera nel reparto dove è ospedalizzata. «Chissà se si sarà resa conto che, nel momento in cui si è sentita male, non ha potuto rivolgersi ai No vax, ma ha dovuto chiamare il pronto soccorso e chiedere aiuto alla medicina», racconta Luigino dopo aver descritto il carattere difficile della figlia e il rapporto complicato con lei.


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