I talebani hanno chiesto di parlare all’Assemblea dell’Onu

La richiesta è arrivata con una lettera al segretario dell’Onu Antonio Guterres

Sette giorni di colloqui. Sul tavolo tutti la gestione dell’epidemia di Coronavirus, il cambiamento climatico e le crisi umanitarie. La 76° Assemblea dell’Onu è cominciata a New York. Il programma originario però potrebbe essere cambiato da una richiesta arrivata da uno degli Stati che saranno al centro delle discussioni dei prossimi giorni: l’Afghanistan. L’agenzia stampa Reuters ha riferito che i talebani hanno inviato una lettera al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Nel documento il ministro degli Esteri Amir Khan Muttaqi ha chiesto di prendere la parola durante l’assemblea. Non è ancora chiara quale sarà la risposta ufficiale dell’Onu. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presente a New York, ha già commentato la richiesta: «I Talebani vorrebbero parlare all’Onu? Prima dimostrino di rispettare i diritti delle donne. Servono fatti, non parole».


Dal punto di vista diplomatico si è anche aperto un contenzioso in Afghanistan: l’attuale governo di Kabul infatti ha nominato un nuovo rappresentante del Paese alle Nazioni Unite, Suhail Shaheen. Attualmente però l’incarico è ancora ricoperto da Ghulam Isaczai, nominato per lo stesso ruolo dal governo caduto lo scorso agosto. Isaczai dovrebbe parlare lunedì 27 settembre. La decisione sul nuovo ambasciatore, secono il regolamento, dovrebbe essere presa da una commissione di nove Paesi nominta all’inizio di ogni sessione dell’Assemblea Generale. Questa commissione però generalmente non si riunisce fino a ottobre e novembre e quindi, almeno a livello burocratico, dovrebbe essere proprio Isaczai a rappresentare l’Afghanistan in questo incontro.


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