Le discoteche verso la riapertura in autunno (con la mascherina), Costa: «Più posti anche al cinema»

Tra le decisioni del governo annunciate dal sottosegretario alla Salute per la fine del mese anche l’obbligo di Green pass nei locali notturni

«Il 30 settembre ci sarà una valutazione per la riapertura delle discoteche», a farlo sapere è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, riferendo di un prossimo confronto di governo su uno dei settori più penalizzati in assoluto degli ultimi mesi. La valutazione si concentrerà anche sul possibile ampliamento delle capienze per cinema e teatri: attualmente al 50%, il governo sta pensando di allargare all’80%, con l’obiettivo per le settimane successive di arrivare a quota 100%. Se allargare la capienza di cinema e teatri, dove ora è possibile accedere al 50% con obbligo di Green pass, fa felici i gestori, la prospettiva sulle discoteche è una vera e propria luce in fondo al tunnel che i proprietari aspettano di vedere da quasi due anni. Nello specifico sono passati 20 mesi esatti da quando il governo ha deciso di chiudere i battenti delle sale da ballo, provocando una crisi a catena di tutte le attività e delle professioni del mondo della notte. Una messa in pausa che in troppi casi si è trasformata nella chiusura definitiva di molte attività, circa il 30% del totale, con l’allarme dei sindacati che ora continuano a chiedere aiuto. «Tanti miei colleghi purtroppo non ce la fanno più a continuare, dovendo sostenere i costi senza incassi e sono costretti a vendere al miglior offerente, e a farsi avanti spesso è la criminalità organizzata», ha raccontato il presidente del Siln (sindacato italiano dei locali da ballo), Maurizio Pasca.


Mascherine e Green pass anche per le discoteche

Oltre alle valutazioni del governo, a cui spetta l’ultima parola su riaperture e relative date, ad esprimersi sulle possibili modalità di ripresa dovrà essere anche il Comitato tecnico scientifico. Lo stesso sottosegretario Costa ha fatto riferimento all’importante parere dei tecnici sulla decisione per esempio di mantenere l’obbligo di mascherina anche nei locali da ballo. «Sarà una delle indicazioni che ci darà la scienza e il Cts» ha detto, sottolineando come il vaccino non escluda dalla possibilità di contagio e come quindi l’eventualità di abbandonare le mascherine al chiuso risulti al momento da scartare. Proprio come per i cinema e i teatri, il sottosegretario ipotizza l’utilizzo di pass sanitario obbligatorio anche per gli accessi in discoteca. «Si tratta di uno strumento che ci permette di riprendere le attività e con oltre 70 milioni di certificati verdi che sono stati scaricati, credo che anche i cittadini ne abbiano preso coscienza».


L’odissea dei locali notturni tra chiusure e feste illegali

Dopo la riapertura a metà di maggio scorso, quando i locali notturni avevano potuto riprendere l’attività ma con il divieto di utilizzo delle piste da ballo, per i gestori delle discoteche non c’è stato più margine di ripresa. Lo scorso luglio Palazzo Chigi ha deciso ufficialmente di rimandare la decisione sulle discoteche deludendo le aspettative di gestori e frequentatori. Tutto chiuso per variante Delta. La scelta del governo fu quella di eliminare del tutto le date del 3 e del 10 luglio previste per la riapertura delle discoteche al fine di evitare un fine estate disastroso per i contagi come quello del 2020. Da lì le enormi difficoltà economiche e i sempre più frequenti episodi di illegalità. Dalla Riviera romagnola alla Sardegna, dalla Puglia fino all’ultimo caso dell’Hollywood di Milano, i casi di feste non autorizzate e con condizioni anti Covid inesistenti hanno riempito le pagine di giornali e i fascicoli delle autorità.

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