Germania, per la Cdu è il peggior risultato della storia. Ma nel gioco delle coalizioni può rimanere al governo

Per Laschet sono due le opzioni percorribili: l’alleanza con liberali e verdi o quella con l’Spd. Ma se i socialdemocratici aprono all’Fdp, l’erede di Merkel può rimanere fuori dall’esecutivo

Se i sondaggi avevano preannunciato un calo di gradimento per la Cdu-Csu, che sin dal 2005 ha guidato la Germania con la leadership di Angela Merkel senza scendere mai sotto il 30 per cento, i primi dati delle elezioni federali per il rinnovo del Bundestag lasciano intravedere per l’Unione dei conservatori tedeschi il risultato peggiore della sua storia. Dal quartier generale della Cdu a Berlino, il segretario generale Paul Ziemiak ha ammesso che rispetto alle elezioni del 2017 il risultato di questa tornata elettorale è «amaro». I voti persi si attesterebbero intorno al 6 per cento.


Armin Laschet, presidente del Land di Nord Renania-Vestfalia e successore di Angela Merkel alla guida della Cdu, non solo non sembra aver convinto i tedeschi, ma rischia anche la leadership all’interno del partito, finendo risucchiato nel vortice delle correnti provenienti dalle aree più a destra del partito. Per la Cdu, comunque, l’ipotesi di restare fuori da una coalizione di governo è molto remota. Davanti a sé, Laschet ha due strade: o la cosiddetta “coalizione Germania”, costituita da Cdu-Csu, l’Spd di Olaf Scholz e i liberali dell’Fpd di Christian Lindner o la cosiddetta “coalizione Giamaica”, formata da Cdu-Csu, liberali dell’Fpd e Verdi. Un’opzione che invece vedrebbe la Cdu fuori dal governo – per quanto lo scenario sia stato escluso al momento dai socialdemocratici – è quella che vede la Spd allearsi con liberali e verdi.


Foto in copertina: EPA/SEAN GALLUP

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