Capienza al 100% in cinema e teatri, 75% negli stadi e 50% nelle discoteche: via libera del Cdm, sì anche della Lega

Le nuove norme entreranno in vigore a partire dall’11 ottobre. Per i locali che non rispetteranno le regole fino a 10 giorni di chiusura dopo la seconda violazione

Capienza del 100% per cinema, teatri e musei. Nelle discoteche accessi fino al 50% nei locali al chiuso, al 75% per quelli all’aperto. Sono queste le indicazioni contenute nel testo approvato dal Consiglio dei ministri convocato a Palazzo Chigi per decidere sulle nuove misure anti Covid nei luoghi di svago e di cultura. Secondo quanto contenuto nel nuovo decreto l’estensione delle capienze toccherà anche gli impianti sportivi: per i palazzetti al chiuso l’ampliamento sarà al 60%, al 75% per gli stadi all’aperto. Gli ingressi prevederanno in ogni caso l’utilizzo del Green pass con la prospettiva di un ritorno al 100% di capienza nel giro di due settimane. Le nuove norme verranno applicate già da lunedì 11 ottobre ma nelle zone gialle le capienze rimarranno ancora ridotte.


La linea morbida scelta dal governo

Le linee del governo risultano più permissive rispetto a quelle raccomandate pochi giorni fa dal Comitato tecnico scientifico (Cts) con il 35% della capienza per le discoteche al chiuso e l’80% per sale da concerto, cinema e teatri. Nel pomeriggio, il Movimento 5 Stelle per voce del leader Giuseppe Conte aveva chiesto un alleggerimento delle misure rispetto a quelle proposte dal gruppo di esperti del Comitato tecnico scientifico: «Sulle capienze è il momento di allentare le maglie e di dare un segnale di ripartenza importante», ha detto l’ex premier. «Siamo nelle condizioni di ripartire, la curva epidemiologica con l’uso del Green pass ci consente di dire che la filiera della cultura, degli spettacoli e degli eventi deve ripartire. Le discoteche al 30% non ripartono, devono essere almeno al 60-70%». Sulla questione si era espresso anche dal leader della Lega Matteo Salvini che aveva definito «una presa in giro» l’ipotesi di capienza al 35% per le discoteche. Ma dopo l’incontro con il premier Draghi le fonti del partito hanno comunicato un cambio di rotta: i ministri della Lega hanno partecipato al Cdm e varato insieme al governo il nuovo decreto sulle capienze. Ad esultare per la capienza al 100% in teatri, musei e cinema è anche il ministro della Cultura Dario Franceschini: «Da tempo siamo convinti della totale sicurezza di questi luoghi con l’utilizzo del Green pass e di tutte le misure di prevenzione: dal controllo della temperatura all’uso della mascherina. Invitiamo gli italiani a tornare a vivere la cultura con tranquillità».


Chiusure fino a 10 giorni per chi non rispetta le regole

Se sulle nuove capienze si è optato per la linea morbida, il governo Draghi ha deciso di non essere altrettanto leggero sulle sanzioni previste per chi violerà le norme. Nel caso in cui i gestori non rispettino i nuovi limiti sulle presenze il decreto prevede fino ai 10 giorni di chiusura, e questo a partire «dalla seconda violazione, commessa in una giornata differente dalla prima». I gestori dovranno calcolare in modo attento la percentuale di clienti da poter accogliere: un conteggio in cui saranno esclusi i dipendenti dei locali.

Si ballerà senza mascherina

Sulle norme di sicurezza anti Covid che le discoteche chiuse ormai da più di 20 mesi saranno obbligate a seguire il decreto parla chiaro: mascherina e distanziamento dovranno essere mantenute come misure basilari di protezione in tutte le aree del luogo, fatta eccezione per la pista:

«Si dovrà garantire la presenza di impianti di aereazione e l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo».

Nei musei senza distanziamento

Una delle decisioni stabilite dal Consiglio dei ministri e approvato nel decreto sulle capienze è l’assenza di distanziamento in tutti i musei e luoghi adibiti a mostre. Oltre all’approvazione di una capienza pari al 100% sarà possibile per i visitatori posizionarsi a meno di un metro l’uno dall’altro senza violare le norme anti Covid.

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