Reggio Emilia, dipendente ucciso in un’autofficina: si segue la pista dell’esecuzione. Fermato il gestore

Secondo gli inquirenti, il ragazzo sarebbe stato fatto inginocchiare prima di essere ucciso con un colpo di pistola alla nuca

Salvatore Silipo, il 28enne originario di Crotone ucciso ieri, 23 ottobre, a Gualtieri nel Reggiano, potrebbe essere morto per un’esecuzione. A quanto si è appreso nelle ultime ore, il ragazzo sarebbe stato fatto inginocchiare e poi ucciso con un colpo di pistola alla nuca all’interno dell’autofficina di ricambi pneumatici «Dante Gomme» dove lavorava. Nella notte è stato fermato dal Nucleo investigativo dei Carabinieri a Reggio Emilia il gestore dell’azienda di pneumatici, il 70enne Dante Sestito, con l’accusa di omicidio, ricettazione e porto illegale di armi e munizioni. L’uomo è già stato interrogato dalla pm Cristina Giannusa, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. La pistola usata per la presunta esecuzione è un revolver calibro 44 Magnum, illegalmente detenuta e risultata rubata a Pieve di Cento, nel Bolognese, nel gennaio del 2019. L’arma è stata sequestrata. La stessa azienda era rimasta coinvolta in una maxi-inchiesta della Procura di Reggio Emilia, chiamata “Billions”, per associazione a delinquere e fatture false.


Immagine di copertina: Facebook


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