La protesta di Puzzer è già finita: arriva il foglio di via. Non potrà tornare a Roma per un anno

Ex leader dei portuali di Trieste, ex membro del Comitato 15 ottobre, Puzzer ha da poco fondato un nuovo movimento No Green pass: Gente come noi. Nella mattina del 2 novembre ha installato un banchetto in piazza del Popolo per aspettare le risposte dei leader

La questura di Roma ha intimato a Stefano Puzzer di tornare a Trieste entro le 21 del 3 novembre, altrimenti l’ex leader dei portuali di Trieste commetterà un nuovo reato. Puzzer è il destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno nella Capitale. Secondo le prime informazioni verrà denunciato alla Procura di Roma per manifestazione non preavvisata. Nelle prime ore della mattinata del 2 novembre, aveva allestito un banchetto a Piazza del Popolo, in cui erano presenti sedie e tavoli che riportavano i nomi di diversi leader mondiali. Come ha spiegato in un’intervista a Open, l’obiettivo di Puzzer era rimanere ad oltranza fino a quando qualcuno non gli avesse fornito delle risposte sull’introduzione del Green pass. Puzzer è diventato noto al movimento No Green pass con le manifestazioni dei portuali di Trieste cominciate il 15 ottobre davanti al Molo 7 della città. Una volta concluso quel presidio, con lo sgombero con gli idranti portato a termine dalla polizia, Puzzer si era dimesso da leader del sindacato autonomo dei portuali che aveva organizzato la manifestazione per fondare il Coordinamento 15 ottobre. Lasciato anche questo direttivo negli ultimi giorni aveva aperto il movimento Gente come noi, per radunare tutte le anime dei No Green pass in giro per l’Italia.


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