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«Negate onori a una vittima del nazifascismo, ma confermate la cittadinanza a Mussolini». Edith Bruck rifiuta un premio ad Anzio

02 Novembre 2021 - 16:33 Redazione
La scrittrice e testimone della Shoah ha criticato la scelta di confermare la cittadinanza onoraria a Mussolini e di negare, invece, la benemerenza a Adele di Consiglio, ebrea

Edith Bruck, scrittrice, poetessa e testimone della Shoah, scrive una lettera aperta al sindaco di Anzio (Roma), Candido De Angelis, in cui rifiuta, senza mezzi termini, il Premio per la Pace. Il motivo lo ha spiega lei stessa, in maniera chiarissima: «Gentile sindaco, sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele di Consiglio. Una donna sola, sopravvissuta alla barbarie nazifascista che ha annientato la sua famiglia come la mia. Invece è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha ancora molti seguaci nel suo territorio e non solo ma nell’Europa stessa che ha poca memoria». Bruck, alla quale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ha ricevuto il 20 febbraio 2021, a casa sua, la visita di Papa Francesco e a 90 anni ha vinto il Premio Strega Giovani 2021 con Il pane perduto.

«Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, compito arduo e faticoso, senza l’odio verso alcuno, anzi nel nome della pace e fratellanza umana, avendo avuto la visita di Papa Francesco che mi ha chiesto perdono esteso al popolo martire, devo la fedeltà a me stessa e per la solidarietà con la signora Di Consiglio (che non conosco), La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta», si legge nella lettera. Immediata la risposta del sindaco di Anzio De Angelis che all’Ansa ha detto: «Se Edith Bruck non accetta il nostro Premio, che avevamo pensato con duemila ragazzi come facciamo tutti gli anni, fa una mortificazione non a me, ma alla nostra città, medaglia d’oro al merito civile, che non meritava». Mussolini «ha la cittadinanza onoraria dal 1924 – ha concluso il sindaco di Anzio – Prima di me ci sono stati tre sindaci comunisti, due socialisti, uno repubblicano, uno Ds e nessuno l’ha mai revocata. Anzi questo argomento non è stato mai discusso in Consiglio comunale dal 1946 al 2021».

Foto in copertina di repertorio: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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