Fratelli d’Italia accusa il Pd: «Vuole riproporre parti del Ddl Zan nel decreto Infrastrutture»

Il senatore Lucio Malan contro le deputate Raffaella Paita e Alessia Rotta: «Hanno inserito tre commi sull’identità di genere in modo piratesco»

Il Ddl Zan contro l’omotransfobia, affossato in Senato la scorsa settimana con 154 voti a favore e 131 contrari, torna a far discutere. Dopo le proteste dei giorni scorsi nelle principali piazze italiane, il testo è finito al centro di una polemica tra Fratelli d’Italia e il Pd. Lucio Malan, senatore di FdI, oggi ha puntato il dito contro una richiesta di emendamento da parte delle deputate Alessia Rotta e Raffaella Paita, entrambe Pd. Il testo riguarda il divieto di ogni forma di pubblicità su strade e veicoli che proponga messaggi sessisti e stereotipi di genere offensivi che vanno a ledere il rispetto, il credo religioso, l’appartenenza etnica, l’identità di genere e l’orientamento sessuale. Rotta e Paita sono rispettivamente presidenti delle commissioni di Ambiente e Trasporti, ma la loro proposta inserita all’interno del decreto infrastrutture è stata vista dal senatore Malan come come un modo di riproporre contenuti del disegno di legge Zan attraverso «tre commi infilati in modo piratesco che sono stati approvati dalla Camera».


«In base a queste espressioni – spiega Malan – in parte vaghe e in parte espressione esplicita dell’ideologia ‘gender’ come il concetto di ‘identità di genere’ che tanto ha fatto discutere quando contenuto nel Ddl Zan, potrà essere rimossa pubblicità o vietata la circolazione di chi non si conforma all’ideologia di Stato introdotta di soppiatto». «I dettagli – prosegue Malan – saranno definiti attraverso un decreto del ministro delle pari opportunità Elena Bonetti, aperta sostenitrice del Ddl Zan. Una donna che stira o un uomo che nella pubblicità di un film salva una fanciulla saranno considerati stereotipi di genere? Un adesivo su un’auto con scritto che Gesù è figlio di Dio; o che Cristo è Re sarà considerato lesivo dei non cristiani? Una pubblicità che raffiguri solo coppie uomo/donna sarà lesivo delle persone Lgbt? La pubblicità di reggiseni sarà considerata lesiva dell’identità di genere se dice di rivolgersi alle donne?»


Foto di copertina: profilo Facebook di Lucio Malan

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