Trieste, scontri tra No Green pass e forze dell’ordine: la polizia carica i manifestanti

Il corteo di oggi ha visto la partecipazione di circa 8 mila persone. Tensioni nei pressi di piazza Unità d’Italia

Il corteo dei No Green pass che oggi, 6 novembre, ha sfilato a Trieste si è sciolto prima del previsto, ma al termine della manifestazione si sono verificati scontri tra alcuni No Green pass e la polizia. Quando il corteo è arrivato in piazza Oberdan, gran parte dei manifestanti ha concluso la protesta invece di tornare al punto di partenza, in piazza della Libertà, come era previsto. Un gruppo di circa 200 manifestanti intorno alle 18 ha tentato di raggiungere piazza Unità d’Italia da piazza della Borsa, spingendo le transenne in avanti nel tentativo di far arretrare lo schieramento delle forze dell’ordine. Queste, però, hanno reagito respingendo i manifestanti. Circa due ore dopo la tensione è salita ulteriormente. Le forze dell’ordine hanno caricato usando manganelli. Sono stati lanciati anche tavolini e sedie dei bar della zona.


Nel pomeriggio piazza Unità d’Italia è stata completamente blindata. Le informazioni che circolavano ieri sull’evento parlavano di 8 mila manifestanti attesi: secondo le indicazioni della Questura, le stime sono state confermate. Per la città si tratta di un numero molto alto, il secondo degli ultimi dieci anni dopo una delle ultime manifestazioni dei No Green pass e No vax, quando hanno sfilato in centro circa 15 mila persone. Su ogni lato della piazza, anche lungo le rive, sono state sistemate transenne e barriere con alte inferriate. Sono 400 circa gli uomini delle forze dell’ordine impiegati per sorvegliare i movimenti all’interno della città e gli ingressi dalla Slovenia e dalle altre province. 


Tra i partecipanti anche un gruppo di sanitari sospesi dal servizio perché No vax. Il portuale Stefano Puzzer è certamente il grande assente della giornata. L’ordinanza del sindaco Roberto Dipiazza che obbligava a portare la mascherina è rispettata solo da una parte dei presenti, così come quella di evitare gli assembramenti. «Siamo consapevoli – dice un addetto al servizio d’ordine e controllo – dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci» appellandosi «alla responsabilità e al buon senso» dei partecipanti «al di là delle imposizioni». Partecipa alla protesta anche il consigliere comunale, appena eletto, Ugo Rossi, appartenente al Movimento 3 V. Se non saranno «rispettate tutte le prescrizioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza» la Questura valuterà «le singole posizioni degli organizzatori e dei manifestanti». Chi non rispetterà le direttive, secondo quanto riportato dalla Questura, «sarà punito con l’arresto fino a un anno e con una sanzione pecuniaria che va dai 200 ai 400 euro».

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