Da lunedì 15 novembre a Berlino non sarà più possibile andare al ristorante, al cinema o nei musei senza essere vaccinati contro il Covid-19 o essere guariti dal virus. Il nuovo regolamento introdotto dal Senato risponde all’emergenza della quarta ondata che nelle ultime settimane ha assalito gran parte del territorio tedesco. Nella capitale la quota di incidenza di casi ogni 100 mila abitanti è arrivata a 227 in soli 7 giorni. Per questo la decisione del governo mira ad arginare la crescita senza sosta della curva epidemiologica, che nell’ultima settimana ha registrato su base nazionale quasi 40mila nuovi contagi. A Berlino dalla prossima settimana l’ingresso nei luoghi di ristorazione ma anche in quelli di svago, centri sportivi o impianti termali, non sarà più consentito con un tampone negativo. Obbligatorio diventerà dimostrare di essere vaccinati o di essere già guariti dall’infezione.
«Se non si agirà in tempo potranno esserci altri 100 mila morti, il Paese è in una vera situazione d’emergenza», aveva detto poche ore fa il virologo dello Charité di Berlino Christian Drosten. A fare da eco anche l’Accademia delle scienze tedesca che ha esortato il governo a prevedere «una regolamentazione più dura che potrebbe permettere soltanto a vaccinati e guariti (escludendo i non vaccinati anche con tampone negativo) l’accesso a bar, ristoranti ed eventi culturali pubblici». Ora il Senato ha accolto la proposta, anche Berlino seguirà la strada della Sassonia che ha già adottato misure simili dall’8 novembre scorso.
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