Zerocalcare, l’ultima polemica sulla serie arriva dalla Turchia: «Mostra la bandiera del Pkk, è uno scandalo»

L’attacco è arrivato dalla testata Sabah. Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan è considerato da Ankara una organizzazione terroristica

Dopo le critiche per la parlata in romanesco, secondo alcuni di difficile comprensione, l’ultima polemica su Strappare lungo i bordi, la serie ideata da Zerocalcare e prodotta da Netflix, arriva dalla Turchia. «Scandalo dopo scandalo sulla piattaforma streaming – ha scritto la testata turca Sabah – Nella serie animata Strappare lungo i bordi si è vista la bandiera dell’organizzazione terroristica Pkk, appesa alla porta e al muro». Il simbolo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) – considerato da Ankara alla stregua di un’organizzazione terroristica – appare due volte nella serie animata. Lo si può vedere sulla porta della camera di Zero e sul muro di un bar. Del resto, l’interesse di Michele Rech – il vero nome di Zerocalcare – per la causa curda era già emerso nei suoi precedenti lavori. In particolare, nella graphic novel Kobane Calling, che racconta il viaggio fatto dall’autore nel 2015 nelle terre di confine tra Turchia e Siria, a pochi chilometri dalla città assediata di Kobane.


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