Ha paragonato il popolo dei No Green pass agli ebrei perseguitati dai nazisti e adesso la Comunità ebraica di Torino sta valutando con i propri legali se presentare un esposto alla Procura nei suoi confronti. A rischiare legalmente è Marco Liccione, leader dei No Green pass torinesi. Nelle scorse ore ha pubblicato un post su Facebook in cui paragona l’attuale regime sanitario al trattamento degli ebrei all’epoca delle leggi razziali. «La Storia si ripete, cambia la modalità», ha scritto Liccione, aggiungendo la citazione di un ebreo ungherese dal documentario Gli ultimi giorni. «Svegliamoci prima che sarà troppo tardi!!». «Dobbiamo valutare con i nostri legali se ci sono gli estremi per sporgere una querela o un esposto, lo valuteremo – ha detto il presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni -. So che la Digos si è già mossa e che c’è un rapporto alla Procura, vedremo cosa succederà».
Leggi anche:
- No Green pass, gli appelli nelle chat su Telegram: «Non andiamo più a lavorare, citofoniamo a Draghi»
- Tornano i No Green pass, a Milano si spaccano con due cortei clandestini. A Roma vogliono «occupare Ponte Sisto»
- Dopo i Covid party, gli «Home bar»: l’ultima trovata nelle case dei No vax per aggirare l’obbligo del Super Green pass
- Milano, la manifestazione No Green pass all’Arco della Pace è un flop: in piazza solo poche decine di persone – Il video
- La sparata del leader No Green pass di Torino Liccione: «Siamo come gli ebrei perseguitati dai nazisti. Nessun rispetto per la Costituzione»
- L’appello in chat del 28enne indagato per i mille Green pass falsi: «Ho 1 euro sul conto: aiutatemi a pagare gli avvocati»
- Indagato a Milano il ragazzo che ha distribuito mille Green pass falsi su Telegram. L’antiterrorismo: «Condizionava le scelte degli attivisti»
- No Green pass, nuovo corteo a Trieste: in testa i sanitari sospesi – Il video
- La deputata No Green pass Sara Cunial alla Camera: «Vi perdono anche se mi state discriminando» – Il video