Caso Beccaglia, nasce un gruppo di 750 persone a sostegno di Serrani. La compagna: «È un coccolone rispettoso»

Natascia Bigelli, che vive insieme all’uomo indagato per violenza sessuale ai danni della giornalista, lo descrive come un «simpatico burlone»

La comunità di Chiaravalle, paese in provincia di Ancona da cui proviene il tifoso viola che ha molestato Greta Beccaglia, fa quadrato intorno a lui. Se da un lato l’uomo si trova ad affrontare le accuse mossegli dall’opinione pubblica nazionale, oltre ad un’inchiesta penale per violenza sessuale, dall’altro c’è chi tende a derubricare come semplice gogliardia la molestia fatta ai danni della giornalista di Toscana Tv. In sostegno di Andrea Serrani è nato un gruppo Facebook con oltre 750 iscritto dal titolo Le amiche e gli amici di Andrea. Sul gruppo, dopo la premessa di essere «contrari ad ogni forma di violenza sia nei confronti delle donne, dei bambini, degli uomini ed anche degli animali», gli utenti scrivono: «Noi che conosciamo veramente Andrea, possiamo dire che è stato superficiale ma non certo un mostro. Ha agito di impulso, inconsapevole di ciò che avrebbe provocato ma sicuramente non con l’intento di offendere, umiliare o violentare una donna. Noi siamo qui per dare voce ad un uomo che ha sbagliato ma che è pronto a chiedere scusa, a pagare per quel che ha fatto ma che merita di riappropriarsi della sua vita e della sua dignità di uomo, padre e lavoratore».


Adesso Serrani ha fatto sapere che vive in un alloggio segreto per sfuggire alle pressioni della stampa e per proteggere la sua famiglia. Non l’ha abbandonato la compagna, Natascia Bigelli, la quale anzi difende il 45enne e lo descrive così al Resto del Carlino: «Andry è un grand’uomo, un papà speciale, un amico di tutti. Un simpatico burlone. È dolce ed è un coccolone rispettoso, sempre presente nelle difficoltà di chi ha vicino». La donna cerca di restituire alla stampa un’immagine più complessa rispetto a quella che l’Italia ha potuto vedere nel video, diventato virale, del post partita tra Empoli e Fiorentina. «Ci facciamo forza a vicenda per quello che ci sta capitando – dice Bigelli nell’intervista -. Siamo su tutte le tv e i giornali. Andrea sia nella vita privata che fuori, con le persone che lo conoscono, da sempre è disponibile a dare una mano quando qualcuno ne ha bisogno. Lui è sempre pronto a difendere gli altri come ben sanno gli amici che gli vogliono bene. Riesce a farti sorridere nei momenti bui. È un uomo molto presente, semplice e con un cuore enorme». E conclude: «Che quella cosa non si fa lo sappiamo. Ma far passare Andrea da maniaco e violentatore è un fatto che ammazza l’anima. Di lui posso dire che ama la famiglia più di ogni altra cosa. Se entri nel suo cuore sei famiglia».


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