La svolta delle Regioni sul Green pass: «No ai controlli su autobus e metro per gli under 18»

Intanto il ministro Giovannini promette il controllo della Certificazione insieme al biglietto

Le Regioni chiedono al governo Draghi di sospendere l’obbligo di Green pass sui trasporti pubblici per gli studenti dai 12 ai 17 anni. E questo per la campagna vaccinale iniziata in ritardo per quella classe di età e per facilitare i controlli su autobus, tram, metropolitane e treni regionali. L’invito, spiega oggi Il Messaggero, è quello di applicare in modo soft le sanzioni per gli studenti che salgono sull’autobus senza Green pass. E viene da molti rappresentanti degli enti locali. Come l’assessore alla Sanità della Sardegna Mario Nieddu: «Come Regione dobbiamo ancora prendere una posizione sulla necessità di rivedere o rinviare l’obbligo della certificazione verde sui mezzi pubblici anche per i minorenni, però certo, in questa prima fase, mi sembra logico essere prudenti, concedendo più tempo ai ragazzi per vaccinarsi».


Anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio è d’accordo: «Dal territorio non mi vengono segnalate particolare problematiche e va anche detto che i controlli sui bus non spettano a noi. Però le Regioni non avevano chiesto il Green pass sui mezzi pubblici, a me sembra una decisione del Governo non condivisibile, che rischia di causare molti problemi». E seguono Fedriga e l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. Intanto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini annuncia un’innovazione: il controllo del Green pass insieme al titolo di viaggio. «Parliamo di e-ticket, biglietti elettronici, un’innovazione che ci consentirebbe di far fare un salto di qualità al sistema di trasporto pubblico locale, su cui vogliamo investire». Si vogliono anche utilizzare le app per l’acquisto dei biglietti di viaggio. Rimane da sciogliere il nodo della privacy.


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