L’invito di Matteo Salvini a Luca Morisi: «Se vuole può tornare a lavorare con me anche subito. La mia porta per lui è sempre aperta»

«È una bravissima persona massacrata sul nulla solo per attaccare me, i giudici hanno detto che non ha fatto nulla», ha scandito il leader della Lega in difesa dell’ideatore della “Bestia”

Il leader della Lega Matteo Salvini torna sull’affaire Luca Morisi, l’ideatore della sua “Bestia”, così come viene chiamata la potente macchina social che ha contribuito alla scalata del segretario del Carroccio. «Se vuole Morisi può tornare a lavorare con me anche subito – ha detto Salvini in diretta su La 7, ospite del programma Non è l’arena -, è una bravissima persona massacrata sul nulla solo per attaccare me», ha scandito il leader della Lega in difesa di Morisi. E ancora: «I giudici hanno detto che non ha fatto nulla. La mia porta per lui è sempre aperta», è l’invito che Salvini ribadisce. Come si ricorderà, lo scorso settembre, Morisi ha abbandonato il suo ruolo di spin doctor a causa del coinvolgimento in un’indagine per presunta cessione di droga, aperta dalla procura di Verona.


I fatti risalgono allo scorso agosto quando, nella sua casa di Belfiore, durante una perquisizione i carabinieri avevano trovato pochi grammi di cocaina. Al contempo due escort che avevano passato la notte a casa sua lo accusavano di aver consegnato loro un flacone contenente della “droga dello stupro”. Dopo questa circostanza Morisi si è scusato pubblicamente: «Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo. Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori». È dello scorso 30 novembre la richiesta della procura di Verona di archiviare l’accusa a suo carico «per la particolare tenuità del fatto».


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