Nuove strette sui viaggi in Ue: salgono a 8 i Paesi che chiedono il tampone obbligatorio in ingresso

Oltre a Italia, Grecia e Portogallo, anche Cipro, Austria, Irlanda, Svezia e Lettonia hanno deciso di introdurre questa misura

Salgono a otto i Paesi europei che richiedono un test anti-Covid negativo a tutti coloro che arrivano da altri Stati membri dell’Ue, anche se vaccinati. Questo è ciò che si legge dalle informazioni pubblicate sul portale della Commissione europea Reopen-Eu. Oltre all’Italia, anche Paesi come Portogallo e Grecia, che l’avevano già annunciato, Cipro, Austria, Irlanda, Svezia e Lettonia hanno deciso di introdurre questa misura. L’obbligo resterà in vigore almeno fino alla prima settimana di gennaio 2022. Diverse polemiche si erano scatenate a seguito della decisione del nostro Paese di emanare un’ordinanza che istituiva l’obbligo di tampone in ingresso dal 15 dicembre al 31 gennaio 2022 e la quarantena per i non vaccinati. Dura la reazione della Commissione Ue che aveva inizialmente denunciato di non essere stata informata per tempo dal governo italiano. Le misure restrittive all’interno dell’Ue – avevano spiegato dall’esecutivo Ue – devono sempre essere «proporzionali e giustificate» e devono restare in vigore «per un breve periodo». Le norme più severe devono sempre essere «giustificate sulla base della situazione reale», aveva dichiarato la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova visto che «queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue».


Foto in copertina di repertorio


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