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Djokovic, la ribellione degli avversari: «L’Australian Open è più importante di lui»

15 Gennaio 2022 - 05:14 Redazione
djokovic australian open
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Nadal: sarà un grande torneo anche senza di lui. Minaur: toglie spazio a noi che vogliamo giocare. Domenica la decisione del tribunale

Mentre Novak Djokovic è in stato di fermo e in attesa dell’ultima decisione del tribunale, gli altri giocatori si ribellano. E dicono che l’Australian Open è importante a prescindere, anche senza di lui. Il primo a farlo è l’illustre avversario Rafael Nadal: «L’Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore», ha detto il campione spagnolo. «E sarà un grande torneo con o senza di lui». ha concluso. Non è stato l’unico. Nei giorni scorsi la campionessa in carica degli Australian Open Naomi Osaka si era schierata definendo la sua saga “sfortunata” e “triste”: «Penso che sia una situazione sfortunata. È un giocatore così grande ed è un po’ triste che alcune persone possano ricordarlo in questo modo».

Nei giorni scorsi era stato Tsitsipas ad attaccarlo: «Ha voluto seguire le sue regole. Noi vaccinati siamo degli idioti?». Poi aveva parlato anche la leggenda Martina Navratilova: «È indifendibile. Un campione come lui dovrebbe dare l’esempio». Mentre Andy Murray non aveva infierito: «È già a terra, non mi pare il caso di prenderlo a calci». Anche il giovane Alex de Minaur aveva lanciato segnali di insofferenza: «Prima di tutto, tutta questa situazione ha portato via un sacco di riflettori da noi concorrenti. Siamo qui per giocare gli Australian Open. Sembra che stia togliendo spazio a noi concorrenti che vogliamo solo iniziare a giocare».

Intanto Nole è in stato di fermo fino alla sentenza definitiva, prevista per domenica. Secondo il governo la presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, «potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini». Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l’espulsione del serbo dal Paese. La seduta di ieri si è svolta dopo che il governo australiano ha cancellato il permesso di soggiorno di Novak Djokovic. Come aveva annunciato il Sydney Morning Herald, il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke ha pubblicato uno statement per annunciare l’annullamento del visto, chiamando in causa il pubblico interesse. I legali del tennista hanno agito contro la decisione del ministro, nel tentativo di permettere a Djokovic di rimanere nel Paese e giocare il torneo al via lunedì 17 gennaio.

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