Il ministro Orlando: «Quote di assunzioni riservate a donne e giovani negli appalti pubblici»

Il responsabile del lavoro: «Tutti i datori di lavoro che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione dovrebbero essere obbligati ad assumere almeno il 30% di donne e giovani»

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando propone quote di assunzioni riservate a donne e giovani negli appalti pubblici. Lo fa in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica, che parte dai dati Istat che certificano il ritorno al tasso di occupazione di febbraio 2020. E segnalano anche la crescita dei posti di lavoro per donne e giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni. «Tutti i datori di lavoro che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione dovrebbero essere obbligati ad assumere almeno il 30% di donne e giovani», dice il ministro ospite di Metropolis, il podcast del gruppo Gedi. Secondo Orlando «il Pnrr ci dà una grande occasione. Noi abbiamo messo alcune clausole ai bandi: il 30% delle assunzioni dovrà essere riservato a donne e giovani, su questo dovremmo vigilare con attenzione. Regole che andrebbero estese a tutti i bandi pubblici. Perché sarebbe importante che tutti quelli che hanno a che fare con la Pubblica amministrazione si impegnino a contribuire». Poi c’è la questione dei salari: «Mediamente i nostri giovani entrano nel mondo del lavoro con stipendi molto più bassi dei Paesi concorrenti. Un problema che dobbiamo affrontare nonostante la crisi sociale che stiamo attraversando. Non possiamo fregarcene». Infine, le multe per le multinazionali che delocalizzano: per il ministro «sono misure che indicano la strada e sono frutto di una mediazione molto complicata nel governo. Diverse le forze politiche avevano riserve, non solo la Lega. Sostenevano che se si fossero messi troppi vincoli a chi voleva andar via, altri poi avrebbero esitato ad investire in Italia. Un principio che personalmente non condivido ma che non ho potuto ignorare».


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