La Russia invade l’Ucraina. Le ultime parole famose di chi parlava di «fregnacce» e prometteva: «Non lo faranno mai»

Non mancano le figure del mondo della politica che abbiano espresso opinioni controverse sull’eventuale attacco russo

La Russia non avrebbe mai attaccato l’Ucraina? Molte sono state le teorie diffuse negli ultime settimane, in verità da diversi anni, soprattutto dopo il mancato attacco del 16 febbraio annunciato dagli Stati Uniti. Non essendo successo niente quel giorno, c’era chi ridicolizzava le accuse mosse contro la Russia e che oggi dovrebbe ricredersi. C’era poi chi sosteneva Vladimir Putin come esempio da seguire, preferendolo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non mancano le figure del mondo della politica che abbiano espresso qualche opinione di parte riguardo i protagonisti dell’attuale guerra in Ucraina ad opera della Russia. Ecco qualche esempio.


Vladimiro Giacché e le «fregnacce»

Dagli Stati Uniti era stata diffusa l’accusa, poi ripresa anche da Spiegel e Politico, che in data 16 febbraio 2022 la Russia avrebbe attaccato l’Ucraina. Quel giorno non venne riscontrato alcun intervento militare da parte di Mosca, scatenando di conseguenza le accuse di una “fake news” ai danni di Vladimir Putin. La sera del 16 febbraio, il saggista Vladimiro Giacché pubblica un tweet ironico sul mancato attacco: «Ma si sono già inventati un’altra fregnaccia o prendono un po’ di riposo?». Il giorno successivo ne pubblica un altro, dove definisce come “un’altra fregnaccia” un’infografica del Ministero della Difesa britannico nella quale vengono mostrate le aree dove la Russia potrebbe dare luogo ai primi scontri. Oggi, 24 febbraio 2022, quell’infografica non è tanto lontana dalla realtà, anche se con qualche giorno di ritardo.


Secondo la mappa pubblicata il 24 febbraio 2022 dalla BBC, i luoghi dove sono stati riscontrati gli scontri sono proprio quelli indicati dai britannici lo scorso 17 febbraio.

La seguente immagine riporta quelle precedenti, una sovrapposta all’altra, in modo da poterle confrontare.

Attualmente, la mappa del 24 febbraio 2022 di Liveuamap.com riporta numerosi punti dove sarebbero stati riscontrati degli attacchi o dei bombardamenti.

Diverse ore dopo l’inizio dell’aggressione militare da parte della Russia, Giacchè risponde, in una discussione, e sembra giustificare quanto sta accadendo:

Unfortunately Russia is not so eager to have NATO missiles pointed at strategic targets in Russia deployed in ALL its neighbor countries. They told it repeatedly but it didn’t work, now they are reasserting the point another way.

Alessandro Di Battista: «La Russia non sta invadendo l’Ucraina»

In un post del 22 febbraio 2022, Alessandro Di Battista afferma che «La Russia non sta invadendo l’Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra». Credeva male.

Un altro elemento che merita attenzione nel discorso dell’ex M5s, è quello relativo alle due autoproclamate Repubbliche Popolari di Donesck e Lugansk: «Si tratta di territori che la Russia controlla politicamente e militarmente da otto anni. Nulla di nuovo dunque e, per adesso, nulla di particolarmente preoccupante». Insomma, Di Battista afferma con chiarezza che Mosca aveva già in mano, sia politicamente che militarmente, dei territori ucraini. Più esplicito a riguardo è l’intervento a TG3 di Dario Fabbri, che Di Battista condivide, dove afferma che truppe regolari russe erano già presenti da anni in quelle zone. Ricordiamo che lo stesso Cremlino aveva riconosciuto l’esito del voto referendario del 2014 per la loro indipendenza da Kiev.

Solo alle 14:50 di oggi, giovedì 24 febbraio, Alessandro Di Battista pubblica un video dal titolo «Condanno la guerra sempre e difendo le idee» accompagnato dal seguente testo: «Ho sempre condannato ogni guerra e lo faccio anche adesso perché è la guerra in atto quella che va maggiormente condannata. Allo stesso tempo ho le mie idee su NATO, Europa, gas e Russia e, come sempre, prendo posizione pur cosciente che farlo mi espone a critiche ed attacchi».

Matteo Salvini e le storiche posizioni pro Putin (e contro Mattarella)

Un tuffo nel passato. Nel 2015, il leader leghista Matteo Salvini aveva pubblicato una foto da Strasburgo in cui indossava una maglietta raffigurante Vladimir Putin accompagnata dal seguente testo:

Qui Strasburgo.
È appena intervenuto il Presidente Mattarella, che ha detto che chiudere e controllare le frontiere europee non serve.
No, certo, facciamo entrare altri milioni di immigrati…
Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!

A seguito dell’attacco da parte della Russia all’Ucraina, Salvini cambia rotta e condanna l’azione di Mosca.

Mariana Mazzucato e l’esempio del Messico

In un tweet pubblicato la sera del 23 febbraio 2022, diverse ore prima dell’attacco, l’economista Mariana Mazzucato, già Consigliera economica dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pare giustificasse le pretese russe: «Non sono una fan di Putin, ma siamo onesti: cosa farebbero gli Stati Uniti se il Messico, nel confine, si unisse in un’alleanza di sicurezza russa e/o cinese?». Oggi, 24 febbraio 2022, la Russia sta violando i confini di un Paese democratico che non ha ancora firmato alcun accordo per entrare in Europa o nella Nato. Il Presidente russo Putin, oltre a non riconoscere l’indipendenza ucraina, ne chiede la smilitarizzazione.

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