Guerra in Ucraina, preoccupa l’assedio a Kiev. Zelensky dichiara la mobilitazione generale. L’Ue dà il via alle sanzioni, ma non sul gas

Dall’alba di stamattina l’aggressione russa da più direzioni, secondo alcune fonti «Kiev potrebbe cadere nel giro di poche ore». Il presidente russo riappare in video prima del vertice europeo sulle sanzioni: «Noi parte dell’economia mondiale», l’Europa annuncia contromisure

Aggressione a sorpresa dalla notte scorsa, Putin ha giustificato l’invasione dell’Ucraina fatta con l’obiettivo, ha detto, di difendere i separatisti nell’Est del Paese. Le truppe russe hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel e della dismessa centrale nucleare di Chernobyl (per il momento gli impianti di stoccaggio delle scorie sono intatti). Secondo gli alleati occidentali Kiev potrebbe cadere in poche ore. Biden: «Colpiremo banche e borsa russe, intervento preparato da mesi». In serata Putin ha un colloquio telefonico con Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino secondo cui il presidente russo ha fornito all’omologo francese «chiarimenti dettagliati sulle ragioni e le circostanze della sua decisione di condurre un’operazione militare speciale». Di seguito tutti gli aggiornamenti.


OPEN / Vincenzo Monaco | La mappa delle esplosioni e le vie di accesso delle truppe russe

23.40 Zelensky dichiara la mobilitazione generale

Il presidente ucraino Zelensky ha firmato il decreto per la mobilitazione generale del Paese, dopo una giornata drammaticamente segnata da decine di attacchi da parte dell’esercito russo e diverse perdite tra le truppe ucraine. Già prima della pubblicazione del decreto, la dogana ucraina aveva annunciato che non potevano più lasciare il Paese gli uomini tra i 18 e i 60 anni. A Kiev intanto si prepara la resistenza, in vista di un possibile attacco russo sulla capitale. Nelle ultime ore sarebbero stati distribuiti ai civili circa 10mila fucili automatici, secondo fonti del ministero dell’Interno.


21.40 – Via libera dei leader Ue a massicce sanzioni, dai trasporti alla finanza

Un pacchetto di sanzioni e misure restrittive che impongono «massicce e severe conseguenze per la Russia». Così ha deciso il Consiglio europeo che ha concordato sulla messa in campo di sanzioni su una miriade di settori diversi. Dal settore finanziario a quello energetico, dai trasporti all’export di beni. Misure restrittive anche sulla politica dei visti e sull’inserimento nella lista nera, e con nuovi criteri, di personalità russe. Nel settore energetico, però, non dovrebbero essere comprese misure dirette al comparto del gas. A queste conclusioni è giunto oggi il Consiglio Ue il quale ha precisato che adotterà il pacchetto senza ritardi e ha annunciato che ci saranno nuove sanzioni anche per la Bielorussia. «Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa contro l’Ucraina – si legge nelle conclusioni del vertice -. Con le sue azioni illegali, la Russia viola gravemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e mina la sicurezza e la stabilità europea e mondiale».

21.21 – Usa: «Espulso il numero due dell’ambasciata russa a Washington»

Gli Stati Uniti hanno espulso il numero due dell’ambasciata della Russia a Washington. L’espulsione non è legata all’invasione dell’Ucraina ma è in ritorsione alla decisione di Mosca di inizio mese di cacciare il secondo diplomatico in grado dell’ambasciata americana in Russia.

21.00 – Di Maio: Domani provvedimenti in Consiglio dei ministri

«Quello che verrà fuori dal Consiglio europeo e quello che approveremo anche domani in Consiglio dei ministri sarà l’ennesima dimostrazione che chi ha provato a dividerci ci vedrà ancora più uniti». Così ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine del comitato politico strategico a Palazzo Chigi, spiegando che «domani ci saranno una serie di provvedimenti che agevoleranno una serie di decisioni che dovremo prendere sia in ambito multilaterale sia in ambito bilaterale, degli interventi che riguardano quello che si deciderà con il Consiglio europeo». «Servono sanzioni senza precedenti nei confronti di chi sta causando la morte di innocenti», ha scritto nel suo ultimo post.

20.50 – Guerini: «Italia pronta a rafforzare le missioni»

«L’Italia sostiene pienamente le decisioni assunte dalla Nato e parteciperà alle misure di rafforzamento della deterrenza che l’Alleanza Atlantica ha previsto». Queste le parole del ministro della Difesa Lorenzo Guerini a proposito delle misure di rafforzamento alla luce del’acuirsi della crisi russo-ucraina.

20.40 – Usa: «Sanzioni a 24 persone e organizzazioni bielorusse»

In serata, dopo il discorso della nazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Tesoro americano ha fatto sapere che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni nei confronti di 24 persone e organizzazioni bielorusse a causa del sostegno che il Paese di Lukashenko sta dando all’invasione del Cremlino in Ucraina.

20.35 – Allarme dei Paesi occidentali: «Kiev potrebbe cadere in poche ore»

Gli alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe «nel giro di poche ore». Alla base di questa considerazione c’è il fatto che le difese aeree ucraine sono state eliminate, come ha riferito una fonte degli alleati a Bloomberg, evidenziando che le forze russe stanno avanzando su ambedue i lati del fiume Dnieper.

20.26 – Il Pentagono dispiega altri 7.000 militari in Europa

I media americani hanno rivelato che il Pentagono ha ordinato il dispiegamento di circa 7.000 truppe militari sulle aree di crisi.

20.16 – Ong: «Oltre 1.400 fermi per le proteste in Russia»

EPA/ANATOLY MALTSEV

Solo a Mosca sono state identificate 719 persone. Ma ce ne sono altre centinaia che sono state fermate durante tutta la giornata di proteste. In diverse città della Russia sono andate in scena manifestazioni contro l’offensiva del Cremlino all’Ucraina. In serata il numero delle persone fermate è arrivato a 1.400, stando a quanto riporta l’ong Ovd-Info. I fermi sono avvenuti in 51 città diverse.

20.00 – Biden: «Putin ha premeditato la guerra per mesi»

«Questa è una guerra premeditata da mesi». Sono queste le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un discorso alla nazione dalla Casa Bianca a circa 18 ore dall’inizio dell’offensiva di Mosca sull’Ucraina. Il capo della Casa Bianca ha riferito che Vladimir Putin ha respinto ogni offerta di dialogo e confronto: «Putin è l’aggressore, Putin ha scelto questa guerra. Le nostre forze in Europa difenderanno gli alleati della Nato, difendendo ogni centimetro del territorio dell’alleanza». Biden ha annunciato inoltre nuove sanzioni e il bando dell’export tecnologico per punire la Russia. Nella blacklist statunitense sono finite anche altre quattro banche statali russe.

19.55 – Draghi: «La crisi può durare a lungo, prepariamoci»

«Siamo tutti molto colpiti da quanto è avvenuto stanotte – ha detto il premier Mario Draghi intervenendo nel pomeriggio al G7 in videoconferenza -. Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati». «Voglio ringraziare gli Stati Uniti e il presidente Joe Biden per la condivisione di informazioni in queste settimane e la Commissione europea per la buona proposta di sanzioni che è sul tavolo – ha spiegato il presidente nel corso della riunione -. Sulle sanzioni, siamo completamente allineati alla Francia, alla Germania, all’Unione Europea. Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’Ucraina».

19.30 – Rublo in caduta, Mosca chiude con un crollo del 33,2%,

Giornata nera anche per la Borsa di Mosca. Bloccata più volte per limitare la volatilità e le vendite innescate dopo l’offensiva contro Ucraina, la seduta di oggi si conclude con importante crollo dell’indice Moex pari al 33,28%, mentre l’indice in dollari Rts lascia sul terreno il 38,3%. In caduta il rublo che ha perso oltre il 7% sul dollaro.

19.05 – «La centrale di Chernobyl è in mano ai russi»

La presidenza ucraina ha confermato che le forze militari russe hanno preso tutta l’area di Chernobyl. La dismessa centrale nucleare di Chernobyl è dunque passata sotto il controllo delle forze del Cremlino.

19.00 – Biden: «Accordo per sanzioni devastanti»

«Ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti». Queste le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in seguito alle decisioni prese durante la riunione del G7 in video conferenza. «Questa mattina ho incontrato i miei colleghi del G7 per discutere l’ingiustificato attacco del presidente Putin all’Ucraina e ci siamo accordati per portare avanti devastanti pacchetti di sanzioni e altre misure economi che contro la Russia – ha twittato il presidente americano -. Siamo affianco al coraggioso popolo dell’Ucraina».

18.50 – Shevchenko: «La mia gente e la mia famiglia sono in pericolo»

«Una guerra su vasta scala è stata iniziata dalla Russia. La mia gente e la mia famiglia sono in pericolo. L’Ucraina e la sua popolazione vogliono pace e integrità territoriale». Queste le parole di Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan e vincitore del Pallone d’Oro nel 2004. «Vi prego, vi prego di sostenere il nostro Paese e chiedere al Governo russo di fermare la loro aggressione e violazione del diritto internazionale» è il contenuto del post pubblicato sul profilo Facebook. «Tutto quello che vogliamo è la pace. Non c’è bisogno della guerra. La guerra non è la risposta».

18.20 – Il Regno Unito bandisce tutte le banche russe

EPA/ANDY RAIN | Il premier britannico Boris Johnson lascia Downing Street, Londra, Regno Unito, 24 febbraio 2022

Continuano a susseguirsi le notizie di sanzioni intraprese nei confronti della Russia dopo l’offensiva del Cremlino contro l’Ucraina. L’ultima arrivata questo pomeriggio è quella del premier britannico Johnson ha annunciato una nuova ondata di severe sanzioni anti russe come risposta all’azione militare di Mosca. In particolare Johnson ha fatto sapere che d’ora in avanti saranno messe al bando tutte le banche russe dal mercato finanziario della City. Al bando nel Regno Unito anche Aeroflot. Oltre a queste misure, sono stati limitati i capitali depositabili da cittadini russi in conti bancari del Paese e sono partite sanzioni per 100 destinatari fra individui, entità e società russe.

18.03 – Piazza Affari brucia 30 miliardi per via della guerra in Ucrania

Ansa/Jennifer Lorenzini | La targa stradale di piazza degli Affari di Milano in un’immagine d’archivio dell’8 ottobre 2008.

Brutta giornata per la borsa italiana che chiude in forte calo. La guerra della Russia in Ucraina sta avendo pesanti ripercussioni sui mercati. Piazza Affari Ftse All Share ha lasciato sul terreno una perdita del 3,99% che equivale a 30,3 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. L’indice Ftse Mib lascia sul terreno il 4,1% a 24.890 punti, al di sotto della soglia psicologica dei 25.000 punti, e torna sui valori di luglio 2020.

18.00 – L’Ue promette pesanti sanzioni entro 24 ore

Entro 24 ore l’Unione europea imporrà «pesanti sanzioni» contro Mosca. A garantirlo è l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. Lo fa sapere in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dopo un colloquio con Borrell. «Per fermare la brutale invasione di Putin devono essere imposte immediatamente alla Russia severe sanzioni da parte dell’Ue», è il contenuto del tweet in cui Borrell viene invitato a «fare un passo politico e a fornire all’Ucraina una prospettiva europea». Anche l’Alto rappresentante ha twittato a proposito: «Kuleba mi ha informato dell’orribile attacco in corso della Russia contro l’Ucraina. Ho espresso il sostegno costante e personale dell’Ue all’Ucraina e al suo popolo». Il ministro degli Esteri ucraino ha anche chiesto a tutti gli alleati Nato di tagliare i rapporti diplomatici con Mosca dopo l’invasione russa del suo Paese. «L’Ucraina ha tagliato le relazioni diplomatiche con la Russia. Chiedo a tutti i nostri partner di fare lo stesso».

17.50 – Putin: «l’attacco era necessario per difenderci»

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è stata una «misura necessaria» per difendere il proprio territorio. Questa la posizione del presidente russo Vladimir Putin che coglie l’occasione per mettere in guardia l’Europa contro le sanzioni che sta annunciando. «La Russia è parte dell’economia mondiale e noi non abbiamo certamente intenzione di danneggiare quel sistema – sono le parole di Putin -. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema. Non vogliamo danneggiare economia mondiale, di cui siamo parte».

17.40 – Vertice G7: «Aspra condanna dell’invasione russa»

EPA/Ludovic Marina | Il video mostra la videoconferenza tra i leader del G7, 24 febbraio 2022

Alla fine del vertice del G7 in video conferenza, al quale ha partecipato anche il premier Draghi, la posizione è unanime: «Condanniamo l’invasione russa nel modo più aspro. Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all’Ucraina». Questo quanto affermano i leader nella dichiarazione diramata dalla cancelleria di Berlino dopo la riunione di questo pomeriggio. «Ci impegniamo a proteggere i sistemi democratici e a rafforzare la nostra collaborazione per le priorità globali come clima, ambiente e salute».

17.35 – Il Pentagono: «Più di 100 missili russi usati nell’attacco»

Un funzionario del Pentagono ha parlato dell’offensiva russa ai media americani: «Ci aspettiamo diverse fasi nell’attacco della Russia. Quella vista finora è la prima fase», ha spiegato. Il Pentagono stima che per il momento sono stati già lanciati più di 100 missili russi negli attacchi contro l’Ucraina. Lo stesso funzionario ha poi rivelato che 6 jet F-35 arriveranno nelle prossime ore nei paesi Baltici.

17.20 – Renzi si dimette dal board di Delimobil

Ansa | Il senatore di Italia Viva Matteo Renzi

Lo staff di Matteo Renzi, leader di Iv, ha confermato che in mattinata il senatore si è dimesso dal board di Delimobil, il servizio di car-sharing russo fondato dall’imprenditore italiano Vincenzo Trani. A darne notizia è il Financial Times. Renzi avrebbe comunicato le sue dimissioni con effetto immediato tramite mail. Il suo ruolo nel board aveva creato suscitato diverse polemiche.

17.05 – Il momento dell’impatto del missile russo sull’aeroporto Ivano-Frankivsk

Prima l’impatto sulla pista poi l’esplosione. Le immagini della clip mostrano il momento in cui avviene l’impatto del missile russo sull’aeroporto Ivano-Frankivsk. Da quando alle 4 della scorsa notte è cominciata l’offensiva russa, in rete rimbalzano le testimonianze di quello che sta accadendo sotto i bombardamenti. Lo scalo si trova in un’area lontana, per il momento, dalle tensioni esplose nel Donbass.

17.00 – Arrivati in Moldavia 4.000 ucraini in fuga

Circa 4.000 ucraini in fuga dalla guerra sono arrivati in Moldavia. A farlo sapere è la presidente Maia Sandu. «Oggi sono arrivate 4mila persone. Il governo ha schierato centri di accoglienza temporanea nei pressi delle località di Palanca e Ocnita. I nostri confini sono aperti».

16.25 – Scontri in corso al deposito di scorie nucleari di Chernobyl

La conferma dei combattimenti a Chernobyl arriva anche dal ministero dell’Interno ucraino che, citato da Nbc, ha sottolineato che gli impianti di stoccaggio delle scorie sono per il momento intatti. Allo stesso tempo ha però ammesso che c’è il rischio che vadano distrutti. «Combattimenti sono in corso nei pressi del deposito di scorie nucleari di Chernobyl. Le forze russe sono avanzate dalla Bielorussia», afferma il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Guerachtchenko. La Guardia nazionale ucraina «sta opponendo una forte resistenza».

16.15 – I media: «I russi prendono il controllo di un aeroporto a Kiev»

Ansa

A 40 chilometri dalla capitale Kiev, stando a quanto riportato dagli inviati di Cnn, le truppe russe hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel. Le immagini della conquista dello scalo stanno circolando sui social network.

15.50 – A Kiev risuonano nuove sirene di allarme

Per le strade deserte di Kiev risuonano nuove sirene di allarme che segnalano possibili bombardamenti nell’area. La popolazione è stata quindi invitata dall’amministrazione locale a ripararsi al sicuro nei rifugi antiaerei.

15.30 – Riunione G7 in corso: c’è anche Draghi

È cominciata intorno alle 15.30 una riunione del G7 in video conferenza per fare il punto sulla guerra in Ucraina e le implicazioni conseguenti. Al vertice sta partecipando anche il premier Mario Draghi, oltre al Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Alla fine della riunione il premier ha fatto sapere che andrà a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. Qui si deciderà un pacchetto di sanzioni «molto dure» nei confronti della Russia. «Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica – aveva detto Draghi in mattinata -. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione».

14.20 – Unicef: «Il conflitto in Ucraina è una minaccia per 7,5 milioni di bambini»

«L’Unicef è profondamente preoccupato perché l’intensificarsi delle ostilità in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per le vite e il benessere di 7,5 milioni di bambini. Negli ultimi giorni colpi di armi pesanti lungo la linea di contatto hanno già danneggiato infrastrutture idriche di base e scolastiche. Se i combattimenti non si fermeranno, decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari». È l’allarme lanciato in una nota ufficiale della direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russel. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, nel suo appello, chiede inoltre di «non attaccare infrastrutture essenziali da cui i bambini dipendono, compresi sistemi idrici, igienico sanitari, strutture sanitarie e scolastiche».  

14.00 – Von der Leyen: «Le sanzioni dell’Ue sopprimeranno crescita russa»

«La nostra unità è la nostra forza, è nostro comune dovere resistere al più grave atto di aggressione sul suolo europeo degli ultimi decenni». Sono le dichiarazioni della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. «La Russia pagherà a caro prezzo l’invasione dell’Ucraina», assicura von der Leyen, spiegando che «le sanzioni che l’Ue adotterà oggi nei confronti di Mosca sopprimeranno la crescita economica di Mosca ed eroderanno gradualmente la base industriale di Mosca». Secondo la presidente della Commissione Ue, i punti strategici russi che andrà a colpire l’Ue consteranno nel congelamento delle attività russe nel territorio dell’Unione, con il blocco dell’accesso finanziario europeo per le banche russe. Questo dovrebbe innescare un deflusso di capitali da Mosca, facendo crescere l’inflazione e togliendo terreno all’industria. Tra i comparti industriali che verranno particolarmente colpiti dalle misure europee vi saranno quelli in ambito tech, della produzione di chip e di software, oltre che dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

13.45 – Draghi: «Faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina e la sicurezza dell’Europa»

«Dall’Unione europea arriveranno sanzioni molto dure verso la Russia», ha detto il primo ministro italiano Mario Draghi dopo il Consiglio dei ministri, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Il premier, nel corso del suo discorso, ha ricordato che «l’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica, ed è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità». E il presidente del Consiglio ha poi aggiunto: «Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del Governo italiano al popolo ucraino e al Presidente Zelensky. Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia».

13.27 – La Lituania dichiara lo stato di emergenza. L’Estonia apre al sostegno militare dell’Ucraina

Il presidente lituano Gitanas Nausėda ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters. Nausėda ha anticipato l’intenzione di inviare le truppe militari per la difesa dei confini del Paese in risposta a «possibili disordini e provocazioni dovute alle grandi forze militari ammassate in Russia e Bielorussia». Al contempo, anche la presidente dell’Estonia, Kaja Kallas, ha dichiarato in un’intervista alla Bbc che il suo Paese intende «aiutare l’Ucraina con tutti i mezzi possibili, armi incluse, perché dobbiamo fare di tutto a livello europeo e con il sostegno della Nato affinché questa aggressione non si espanda».

13.10 – Le truppe russe stanno invadendo la regione di Kiev

È in corso l’invasione da parte delle truppe russe della regione di Kiev in Ucraina. Tra i punti interessati dall’attacco dei militari russi c’è l’aeroporto di Antonov a Hostomel, a circa un’ora di distanza a nord di Kiev e che, secondo quanto riferito da funzionari ucraini, è stato inizialmente attaccato da un velivolo russo che ha tentato l’atterraggio presso lo scalo militare ucraino. Successivamente l’aeroporto militare di Hostomel, il secondo scalo della regione di Kiev, è stato bombardato da una flotta di elicotteri russi, che si è impossessata dello scalo, secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno ucraino. Inoltre, secondo quanto riferito dal servizio di frontiera ucraino, le forze russe stanno avanzando verso Kiev da Nord.

12.40 – Stoltenberg (Nato): «La Russia ha chiuso le porte ad una soluzione diplomatica» 

«Siamo uniti per difenderci a vicenda e condanniamo con la massima fermezza l’orribile attacco della Russia all’Ucraina, che è del tutto ingiustificato e non provocato», riferiscono fonti dell’Alleanza Atlantica al al termine del Consiglio Nato. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito l’attacco di Mosca un «brutale atto di guerra». «L’invasione – ha proseguito – era pianificata da tempo. Siamo in un momento difficile per la sicurezza in Europa: la pace non può più essere data per scontata». Il segretario generale della Nato, sottolineando che «La Russia ha chiuso le porte ad una soluzione diplomatica», ha poi dichiarato che «al momento non ci sono truppe Nato in Ucraina, né rientra tra i nostri piani l’intenzione di dispiegarne sul territorio del Paese. Tuttavia, la Nato – ha precisato Stoltenberg – sta incrementando truppe nella parte orientale dell’Alleanza nei territori della Nato».

12.30 – Le reazioni internazionali all’attacco della Russia in Ucraina

Con l’annuncio di Vladimir Putin di un’operazione militare nel Donbass per «smilitarizzare l’Ucraina», gli alleati occidentali si organizzano per rispondere in maniera compatta e tentare di fermare la guerra nel cuore dell’Europa. Joe Biden ha convocato un G7 nel pomeriggio, mentre la Nato si riunirà domani. Da Berlino a Londra, da Parigi a Roma, i Paesi hanno duramente condannato l’invasione russa, annunciando l’arrivo di nuove e più pesanti sanzioni contro la Russia. Johnson ha definito l’attacco una «catastrofe per il nostro continente», mentre Ursula von der Leyen e Charles Michel hanno condannato un uso della forza non adatto al XXI Secolo. Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca, ha detto: «Oggi ci siamo svegliati in un altro mondo. Siamo senza parole, ma non siamo inermi». La Cina, vicina alla Russia, ha invece accusato gli Stati Uniti di aver lasciato poco margine di scelta a Putin, e ha definito le sanzioni «immorali».

12.25 – La Turchia si schiera contro Mosca. Erdogan: «Attacco inaccettabile»

«Riteniamo inaccettabile l’operazione militare lanciata oggi dalla Russia sul territorio dell’Ucraina e la respingiamo. Questo passaggio, che riteniamo contrario al diritto internazionale è un duro colpo per la pace, la tranquillità e la stabilità della regione. La Turchia sostiene la lotta dell’Ucraina per proteggere la sua integrità territoriale. Ci rammarichiamo sinceramente che la Russia e l’Ucraina, che consideriamo paesi amici e con i quali abbiamo stretti rapporti politici, economici e sociali, si trovino faccia a faccia in questo modo». Sono le dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan dopo l’invasione russa dei territori ucraini. Erdogan ha assicurato che la Turchia, «farà la propria parte per garantire la sicurezza di tutti coloro che vivono in Ucraina, in particolare dei nostri cittadini e dei fratelli tartari della regione». Infine, il presidente turco ha dichiarato: «Ribadiamo il nostro appello a risolvere i problemi tra Russia e Ucraina attraverso il dialogo nel quadro degli Accordi di Minsk».

12.15 –  Il Cremlino: «Scopo dell’operazione è demilitarizzare l’Ucraina»

«Lo scopo dell’operazione militare della Russia in Ucraina è la demilitarizzazione dell’Ucraina in quanto rappresenta una minaccia per il nostro popolo». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Inoltre, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, dal Cremlino fanno sapere che «sarà il presidente Vladimir Putin a stabilire la durata dell’operazione militare in Ucraina e che proseguirà per il tempo necessario» agli obiettivi russi.

12.12 – La Uefa “sospende” la finale di Champions League a San Pietroburgo

L’attacco della Russia in Ucraina sta avendo ripercussioni anche sullo sport. La Uefa ha convocato una riunione straordinaria per venerdì 25: si sta infatti riflettendo sullo spostamento della finale della Champions League in programma il 28 maggio da San Pietroburgo a un’altra città europea. La città che ospiterà la finale verrà decisa durante la riunione di domani. Il premier britannico Johnson ha detto che «è inconcepibile che la Russia possa ospitare eventi sportivi internazionali come la finale di Champions League di calcio in calendario a San Pietroburgo, dopo le azioni intraprese dal presidente Vladimir Putin in Ucraina».

12.10 – Attacco missilistico a Odessa: 18 morti

Il porto di Odessa rientra tra gli obiettivi dichiarati da Mosca. La città è stata bersaglio di un attacco missilistico e le autorità regionali ucraine hanno denunciato che i bombardamenti sulla città hanno causato già 18 morti. Lo riporta l’agenzia Reuters.

11.30 – Bankitalia: «Monitoriamo la situazione, siamo pronti a sanzioni»

Fonti della Banca d’Italia, assieme alla Bce, rende noto che «si stanno strettamente monitorando le implicazioni della situazione in Ucraina e si metteranno in atto le sanzioni decise dall’Unione europea e dai governi europei». Sul piano economico europeo, verrà inoltre effettuata «una valutazione complessiva delle previsioni economiche alla riunione di marzo, che terra’ conto anche dei recenti sviluppi geopolitici».

11.00 – Zelensky: «Russia come la Germania nazista. Forniremo armi a chiunque intende difendere l’Ucraina»

«I cittadini siano pronti a difendere la sovranità con le armi. Mosca è il male, decidete da che parte stare». A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una dichiarazione al Paese. Il presidente ucraino, parlando in russo, ha attaccato Mosca: «La Russia è come la Germania nazista durante la seconda guerra mondiale». Zelensky ha inoltre invitato tutti i cittadini ucraini a «donare il sangue» perché «ci sono militari feriti negli ospedali». Al contempo, il presidente ucraino su Twitter ha annunciato che «L’Ucraina ha interrotto le relazioni diplomatiche con la Russia» e, rivolgendosi «a tutti coloro che non hanno ancora perso la coscienza in Russia», il presidente ucraino ha chiesto a tutti di «uscire e protestare contro la guerra con l’Ucraina». Inoltre, Zelensky ha annunciato che «forniremo armi a chiunque voglia difendere il Paese: siate pronti a sostenere l’Ucraina nelle piazze delle nostre città. Elimineremo le sanzioni contro tutti i cittadini ucraini che sono pronti a difendere il nostro Paese nell’ambito della difesa territoriale con le armi in mano».

10.45 – Domani informativa Draghi in Parlamento. Mattarella convoca Consiglio supremo difesa

Secondo quanto si apprende da fonti di governo, è prevista per domani, 25 febbraio, la prima informativa in Parlamento da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi sulla crisi in Ucraina. Nel pomeriggio, alle 15, il premier parteciperà al G7 in videoconferenza, mentre alle 20 sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario. In mattinata a Palazzo Chigi si è svolta una riunione con il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), l’organo di coordinamento di cui fanno parte i principali ministri del governo tra cui quello degli Esteri, della Difesa e dell’Interno. Alla riunione ha preso parte anche il capo dell’intelligence italiana, Elisabetta Belloni. Il presidente del Consiglio ha fatto sapere di essere «al lavoro con gli Alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». In parallelo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato al Quirinale il Consiglio supremo della Difesa italiana per le ore 16.30 di questo pomeriggio.

10.25 – La viceministra della Difesa ucraina chiama tutti i cittadini alle armi

«Tutti coloro che sono pronti e sanno utilizzare armi possono unirsi alle Forze di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nella loro regione». Lo ha annunciato in un video su Facebook la viceministra della Difesa ucraina, Anna Malyar, spiegando che il Paese «sta passando alla modalità di difesa completa». Nel frattempo, L’Ucraina ha annunciato di aver ucciso «circa 50 occupanti filorussi».

9.40 – Lukashenko smentisce l’attacco dal fronte della Bielorussia

«Le forze armate della Bielorussia non stanno partecipando all’operazione speciale russa in Ucraina». Sono le dichiarazioni del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko durante un incontro coi vertici militari a Minsk, citato all’agenzia di stampa moscovita Ria Novosti. «Hanno affermato che “verso le 5 del mattino il confine di stato dell’Ucraina è stato attaccato dalle truppe russe, che sono supportate dalla Bielorussia”. Menzogne! Le nostre truppe non prendono parte a questa operazione», ha detto il presidente bielorusso. In precedenza, il capo di Stato bielorusso aveva riferito che la situazione ai confini del Paese «fosse mutata». Nella notte, la Cnn aveva mostrato una serie di immagini in cui si osserva una lunga colonna di veicoli militari che attraversa il valico di frontiera all’incrocio di Senkivka con Veselovka, tra Ucraina e Bielorussia.

8.55 – Von der Leyen: «In arrivo sanzioni massicce e mirate contro la Russia»

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un «pacchetto di sanzioni massicce e mirate» contro la Russia. Queste sanzioni «colpiranno settori strategici dell’economia russa, bloccando l’accesso a tecnologia e mercati che sono essenziali per la Russia». L’obiettivo delle sanzioni da parte dell’Ue, come spiegato dalla presidente della Commissione, è quello di «congelare gli asset russi nell’Ue e di bloccare l’accesso delle banche russe al mercato finanziario del’Ue». «Queste sanzioni sono disegnate per imporre un costo altissimo al Cremlino», dopo aver invaso l’Ucraina. Al contempo, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, ha assicurato che «l’Unione Europea risponderà nel modo più duro possibile».

8.45 – Di Maio convoca riunione urgente all’Unità Crisi

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha convocato all’Unità di Crisi della Farnesina una riunione urgente di coordinamento. In videoconferenza sarà presente anche l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo. Il Capo missione italiano, in costante contatto con il ministero degli Esteri dalla sede diplomatica ucraina è tra gli ambasciatori europei che, al momento, ha deciso di rimasto nella capitale ucraina. Al contempo il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha convocato con urgenza il sottosegretario con delega alla Sicurezza, Franco Gabrielli.

7.30 – Draghi: «L’Italia condanna l’attacco della Russia»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato l’attacco «ingiustificato e ingiustificabile» della Russia contro l’Ucraina: «Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». 

7.20 – Charles Michel: «Ue pronta a fornire altri aiuti»

«Oggi sia il Consiglio europeo sia i leader del G7 si incontreranno per concordare ulteriori misure contro gli atti illegali» della Russia, ha detto il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.

7.10 – Zelensky: «Serve una coalizione anti-Putin»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso alla nazione, ha riferito di aver «parlato con il presidente degli Stati Uniti, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier britannico Boris Johnson. Bisogna fermare immediatamente Putin e la guerra contro l’Ucraina e il mondo! È necessario costruire una coalizione anti-Putin – scrive – e l’Ucraina richiede sanzioni immediate, difesa e sostegno finanziario all’Ucraina e di chiudere lo spazio aereo. Il mondo deve costringere la Russia alla pace».

7.00 – Mosca: «Difese annientate»

La Russia ha soppresso il sistema di difesa anti aerea dell’Ucraina con i suoi attacchi di precisione. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca in una nota. Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver «soppresso i sistemi di difesa aerea delle forze armate ucraine e di aver messo fuori servizio le infrastrutture militari delle basi aeree. I militari del servizio di frontiera dell’Ucraina non stanno opponendo alcuna resistenza alle unità russe». Mentre secondo Mosca le guardie di frontiera ucraine non stanno resistendo all’avanzata dei russi. Intanto Kiev ha annunciato di aver abbattuto cinque aerei e un elicottero nella regione di Lugansk. Mosca ha smentito tutto. Al contempo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha lanciato un appello agli «ucraini nel mondo», assicurando che di fronte all’attacco di Putin, «nessuno scapperà: esercito, diplomatici, tutti sono al lavoro. L’Ucraina combatte, si difenderà e vincerà». Il ministro degli Esteri ucraino ha poi aggiunto: «Diffondete la verità sull’invasione di Putin nei vostri Paesi e chiedete ai governi di agire immediatamente».

6.35 – L’attacco dal fronte bielorusso

Altre forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia. La Cnn mostra alcuni video che ritraggono carri armati che passano il confine. Putin ha avuto poco fa un colloquio con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, che è stato informato sulle mosse russe. L’agenzia di stampa Afp dice che l’attacco è condotto anche dalla Bielorussia. Intanto crolla il rublo. La divisa russa cede oltre il 6,5% a quota 84,0750 contro il dollaro e a quota 95,2425 contro l’euro.

6.20 – Le sirene suonano nel centro di Kiev dopo l’invasione russa

Dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, nella capitale ucraina sono state fatte suonare le sirene antimissili, per avvisare la popolazione dell’inizio dell’attacco. In un video pubblicato sul web si vede piazza dell’Indipendenza a Kiev all’alba, e in sottofondo si possono sentire le sirene che suonano per informare la popolazione che la Russia ha avviato l’attacco contro l’Ucraina.

6.15 – La Nato convoca una riunione d’urgenza

Per la giornata di oggi è stato programmato un vertice della Nato per decidere come intervenire rispetto all’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e difendere gli alleati. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, che ha condannato l’invasione e intimato a Mosca di fermare immediatamente l’azione militare. Kiev chiede all’Onu di fermare Putin. L’ambasciatore russo nel Palazzo di Vetro fa sapere che Mosca non ha intenzione di occupare il paese. L’ambasciatore francese Nicolas de Riviere ha denunciato «il disprezzo» della Russia per le Nazioni Unite. Intanto Mosca sospende la Borsa.

5.30 – Le esplosioni a Kiev e in altre città

Dopo quelle di Kiev, esplosioni sono state segnalate in altre città dell’Ucraina. L’agenzia di stampa Afp ne segnala alcune a Mariupol e a Kramatorsk. Altre esplosioni sono segnalate anche dalle città di Charkiv e di Odessa presumibilmente oggetto dell’offensiva russa. Cominciano anche a circolare alcuni video diffusi sul web.

5.20 – L’ambasciatore russo all’Onu: «Non è una guerra, ma un’operazione militare speciale»

L’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, durante la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza, sostiene che quella di Mosca «non è una guerra, ma un’operazione militare speciale». L’ambasciatore ha accusato nuovamente Kiev di provocazioni militari nella regione del Donbass. Sottolineando poi che Mosca si è concentrata sulla pace e la sicurezza nelle repubbliche separatiste. Un consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha confermato che «l’invasione russa è cominciata» con «attacchi missilistici su Kiev». Gerashchenko ha aggiunto sulla sua pagina Facebook che aeroporti e comandi militari ucraini sono oggetto di attacchi a Kiev e Charkiv e che ci sono scambi di artiglieria lungo il confine. Intanto l’oro sale ai massimi da oltre un anno. Le quotazioni del metallo prezioso avanzano dell’1% a 1.928,80 dollari l’oncia, ai massimi dal gennaio 2021. L’agenzia Reuters annuncia che le truppe russe sono arrivate a Mariupol e a Odessa.

5.15 – L’Ucraina chiude lo spazio aereo ai voli civili

L’Ucraina ha chiuso il suo spazio aereo ai voli civili a seguito dell’inizio dell’invasione militare russa nell’Est del Paese. L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa), in una nota ufficiale, ha avvertito che sussistono «rischi per la sicurezza nel volo nello spazio aereo confinante in Russia e Bielorussia». Secondo l’Easa c’è il rischio che «gli aerei civili possano essere erroneamente identificati e presi di mira intenzionalmente. Inoltre, la presenza sul territorio e il possibile utilizzo di un’ampia gamma di armi sia via terra sia via aerea rappresenta un rischio elevato per i voli civili che operano a tutte le altitudini e tipologie di volo».

5.00 – Separatisti: «Attacchi nel Donbass». Gli Usa: «Falso»

Prima del discorso di Putin, i separatisti ucraini hanno sostenuto che le forze di sicurezza di Kiev avessero bombardato Donetsk con dieci ordigni vietati dagli accordi di Minsk. Il bombardamento era stato segnalato in direzione del villaggio della miniera di Trudovskaya (periferia di Donetsk) e sarebbe stato registrato alle 2:40 ora locale. Secondo gli Stati Uniti però si trattava di una false flag. Lo ha sottolineato il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, in un tweet: «Attenzione alle seguenti campagne di disinformazione del Cremlino – scrive – che cercano di giustificare un’azione militare: nessuna prova supporta queste false affermazioni». «L’Ucraina – sottolinea Price – non sta commettendo genocidio, non sta attaccando Donetsk e Lugansk e non sta conducendo attacchi terroristici».

4.40 – Biden: «La decisione di Mosca porterà conseguenze catastrofiche»

A seguito dell’annuncio del presidente russo, il presidente degli Stati Uniti Biden ha annunciato ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. «Il presidente russo Vladimir Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza», ha detto.

3.45 – Il discorso dello Zar

L’operazione militare nel Donbass «per la difesa dei separatisti ucraini» era stata annunciata da Putin nella notte. Il presidente ha chiesto a Kiev di deporre le armi. L’annuncio a sorpresa è arrivato mentre si riuniva il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Putin ha detto che la Russia reagirà contro chi interferisce nell’operazione e ha esortato le forze ucraine a consegnare le armi e a lasciare il territorio del Donbass. Ha aggiunto che un’ulteriore espansione della Nato è «inaccettabile» e ha detto che vuole liberare l’Ucraina dell’Est «dai nazisti». «I nostri piani non includono l’occupazione», ha concluso il presidente. Il giornalista della Cnn Matthew Chance ha sentito esplosioni nitide a Kiev. La Cnn fa sapere che altre esplosioni si sono sentite a Kharvik. Intanto il petrolio vola oltre i 100 dollari al barile.

3.00 – La Russia chiude lo spazio aereo al confine con l’Ucraina

Mentre arrivano una serie di attacchi ai siti governativi ucraini, i due paesi chiudono lo spazio aereo. Mosca chiude solo quello verso il confine Nord-Est. Secondo il sistema di allerta internazionale per il personale aereo Notam «i voli di aerei civili entro i confini delle regioni di Kiev, Dnipro, Lvov, Odessa, Simferopol sono limitati a causa di una potenziale minaccia per l’aviazione civile», afferma il rapporto.

2.25 – Blinken: «Stanotte la Russia invade»

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, aveva detto in un’intervista ad Abc News che la Russia «sta dando i suoi ritocchi finali al suo schieramento di forze prima dell’invasione». Blinken ha detto che «non poteva essere più preciso», ma che «tutto quello che abbiamo visto nelle ultime ore dice che la Russia si sta preparando per avere le sue forze pronte in tutti i confini ucraini. A Nord, a Est, a Sud, a Ovest. Per essere pronta a un’invasione totale». Che potrebbe avvenire «prima che la notte sia finita».

00.30 – Zelensky: «Nessuna risposta da Putin»

Nella notte il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rivelato di aver chiesto un colloquio telefonico a Vladimir Putin senza ottenere risposta. «Ho preso oggi l’iniziativa di un colloquio telefonico con il Presidente della Federazione Russa. Risultato: silenzio», ha sostenuto durante un discorso all’Onu. Zelensky ha aggiunto che ci sono 200 mila soldati russi al confine con il suo paese: «Gli ucraini non vogliono la guerra, le autorità non vogliono la guerra, ma se saremo attaccati ci difenderemo». Infine si è appellato al popolo russo: «Siamo diversi ma possiamo non essere nemici».

A cura di Chiara Piselli, Maria Pia Mazza, Alessandro D’Amato

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