Guerra in Ucraina, cosa sono e come funzionano le bombe al fosforo bianco

In gergo sono chiamate WP, ovvero White Phosphorous. Il fosforo può avere effetti corrosivi sugli organi umani e penetra nella pelle

Ieri l’uso di armi al fosforo è stato denunciato da parte degli ucraini nella regione di Lugansk, con almeno quattro morti. Le bombe al fosforo sono ordigni basati sull’elemento chimico che si trova sotto forma di fosfato in alcune rocce. In gergo sono chiamate WP, ovvero White Phosphorous. Il fosforo può avere effetti corrosivi sugli organi umani e penetra nella pelle. È in grado di provocare ulcere letali. Ma può essere anche utilizzato per fabbricare ordigni fumogeni: l’esplosione in questo caso libera la sostanza provocando gli effetti letali su chi si trova nelle vicinanze. Le bombe al fosforo bianco hanno cominciato ad essere utilizzate durante la prima guerra mondiale, ma la loro “consacrazione” arrivò durante il secondo conflitto, quando la Germania le utilizzò per bombardare Londra e Varsavia. Anche gli inglesi le usarono per Dresda. Sono state successivamente utilizzate in Vietnam insieme al napalm. Le bombe al fosforo sono vietate dal 1980 e possono essere usate solo a scopo di illuminazione. La Russia ha aderito alla convenzione dell’Onu sulle bombe al fosforo nel 1982. Vengono di solito lanciate attraverso bombardamenti aerei o con missili terra-terra. Uccidono provocando ustioni: i tessuti che si bruciano vanno in necrosi e il fosforo riesce ad arrivare fino alle ossa. Negli anni sono stati segnalate molte circostanze in cui si sarebbero utilizzate le bombe al fosforo, ma – come ha spiegato Open – i video diffusi in Ucraina non mostrano il fumo denso tipico dell’uso quanto piuttosto tanti piccoli fuochi mentre cadono dal cielo. Per questo non è possibile per ora confermare l’uso delle armi al fosforo da parte dei russi in Ucraina.


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