Conte sfida il governo prima del voto nel M55: «Sarò il presidente che dice no all’aumento delle spese militari» – Il video

Alla vigilia del voto interno dei Cinque stelle, l’ex premier ha detto che sarebbe pronto a fare un passo indietro «se il risultato fosse risicato»

«Sarò il presidente che dirà no all’aumento massiccio delle spese militari. Non votatemi se pensate che il M5s debba essere una forza estremamente moderata e conservatrice». Queste le parole di Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, in vista delle votazioni del 27 e 28 marzo che confermeranno (o meno) la sua leadership. Si voterà anche la nuova struttura del Movimento, dai vicepresidenti ai comitati politici fino agli organi di garanzia. «Rispondiamo così, con un nuovo voto democratico, a ricorsi e cavilli che, seppur legittimi, non possono fermare la nostra azione politica», ha detto. Poco prima l’ex premier aveva pubblicato un post su Facebook annunciando sui suoi canali «un messaggio importante, un momento decisivo per tutta la nostra comunità». Già da giorni, infatti, nel M5s non tirava un buon vento tra spaccature per l’invio delle armi in Ucraina (con molti parlamentari grillini che non si sono presentati nemmeno al discorso di Zelensky in Parlamento, oltre al caso più eclatante, quello di Petrocelli) senza considerare poi la posizione di Conte, con una leadership sempre più in bilico.


«Non posso più accettare chi rema contro»

«Abbiamo dato un’immagine di un Movimento litigioso e contraddittorio. Non possiamo più permetterci questa debolezza. Non posso più accettare chi rema contro le nostre battaglie», ha tuonato soffermandosi, poi, «sui malumori, sulle resistenze» all’interno del Movimento stesso. «Non mi interessa prendere il 51,1 per cento dei voti – ha spiegato – Anzi, vi dico che, se il risultato fosse così risicato, sarei il primo a fare un passo indietro. Il M5s ha bisogno di una leadership forte. Nel caso di decisa riconferma, le cose cambieranno. Non sono stati mesi facili». E infine: «In questi mesi, in un governo di emergenza che non è certo quello dei nostri sogni, abbiamo difeso le nostre conquiste che altrimenti sarebbero state cancellate. Ora, però, non basta più rimanere sulla difensiva, io sono disposto a correre il rischio di avere tutti contro se questo basta a fare gli interessi dell’Italia e dei cittadini, ma dobbiamo essere uniti e coraggiosi per rialzare la testa e imporre un cambiamento all’intero Paese».


Foto e video: FACEBOOK/GIUSEPPE CONTE

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