Covid, il report esteso dell’Iss: «Senza booster il tasso di mortalità è 10 volte più alto»

Un bambino su tre ha la protezione completa. Il tasso di ospedalizzazione più alto tra i non vaccinati

Nell’ultima settimana è stato registrato un aumento del rischio di reinfezione da Coronavirus. Dal 24 agosto 2021 al 13 aprile 2022 i casi di reinfezione sono in tutto 338.967, ovvero il 3.2 per cento del totale dei casi. La percentuale delle reinfezioni in Italia è in aumento del 4.4 per cento rispetto al 4.1 per cento della settimana scorsa. A registrarlo è l’Istituto superiore di sanità nel suo report settimanale “Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezione ed efficacia vaccinale” .


L’efficacia della terza dose

Secondo quanto emerso, la dose booster risulta proteggere di più dal rischio di contagio, anche nel caso della variante Omicron. La protezione è pari a 66 per cento o più, nelle diverse fasce d’età. Nei vaccinati con terza dose la protezione è del 90 per cento, in particolar modo negli over 70. Rilevante anche il dato sul tasso di mortalità: nei soggetti dopo i 5 anni non vaccinati è circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno o pari a 120 giorni e all’incirca dieci volte più elevato rispetto ai vaccinati con dose booster. Nei soggetti dai 5 anni in poi non vaccinati, rispetto ai vaccinati da meno di quattro mesi con terza dose, anche il tasso di ricovero è quattro volte più alto (127 ricoveri per 100.000 abitanti). Il dato è relativo al periodo dal 25 febbraio al 27 marzo. Nello stesso arco temporale anche il tasso delle ospedalizzazioni (degli over 5) per i non vaccinati è tre volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da quattro mesi (41 ricoveri per 100.000 abitanti) e circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con tutte le dosi.


Cala il tasso di incidenza

Migliorano i dati relativi al tasso di incidenza, che è in diminuzione per tutte le fasce d’età. Dal 28 marzo al 10 aprile 2022 l’incidenza settimanale risulta in calo. Nella settimana dal 4 aprile al 10 aprile c’è stata una riduzione pari a 723 per 100.000 abitanti rispetto alla settimana precedente (dal 28 marzo al 3 aprile) che era pari a 815 per 100.000 abitanti. Aumenta leggermente l’età mediana dei soggetti che passa da 42 anni a 43 dalla metà di marzo all’ultima settimana.

Meno casi nella fascia d’età scolare

A migliorare, però, è la situazione dei casi che riguardano le fasce d’età più giovani rispetto al resto della popolazione. Il 39 per cento dei casi in età scolare è stato diagnosticato ai ragazzi nella fascia d’età 12-19 anni, il 43 per cento ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre il 17 per cento a quelli sotto i 5 anni. In totale nella popolazione tra i 0 e i 19 anni si sono registrati 3.515.940 casi Covid, di cui 17.037 ospedalizzati, 380 ricoverati in terapia intensiva e 53 deceduti. 

Vaccini, circa un bambino su tre ha le due dosi

Dal 27 dicembre 2020, l’inizio della campagna vaccinale, al 13 aprile 2022, le dosi di vaccino anti-Covid sono in tutto 136.217.649. Dal 16 dicembre 2021, l’inizio della vaccinazione per la fascia 5-11 anni, al 13 aprile 2022, circa un bambino su tre è stato vaccinato contro il Coronavirus. Il report dell’Iss segnala che nella fascia d’età 5-11 anni la copertura con una dose è pari al 3,6 per cento, mentre con due dosi è al 33,9 per cento. Inoltre, evidenza che il tasso di ospedalizzazione relativo alla popolazione di età maggiore ai 5 anni risulta tre volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno o pari a 120 giorni e circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con terza dose. Anche il tasso di mortalità per la stessa fascia d’età è all’incirca cinque volte più alto per i non vaccinati in confronto ai vaccinati con ciclo completo a meno o pari a 120 giorni e dieci volte più elevato rispetto ai vaccinati con dose booster.

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