L’esercito russo avrebbe rapito oltre 30 sindaci, capi di governo e deputati locali nella regione di Zaporizhzhia da quando è iniziato il conflitto Russia-Ucraina. Lo riporta Ukrinform, citando il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh. Il governatore ha poi precisato sul suo canale Telegram: «Alcuni di loro hanno lasciato i territori occupati, altri restano al lavoro, non conosciamo il destino del resto di loro». Gran parte sono quindi già stati rilasciati: circa venti, secondo quanto riporta Starukh. Nella regione di Zaporizhzhia i militari russi rapiscono sia funzionari governativi, sia giornalisti che insegnanti. In particolare, le truppe russe avevano rapito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, il capo dipartimento dell’istruzione Iryna Shcherbak e la giornalista Viktoria Roshchyna, rapita a Berdiansk. Spesso questi rapimenti vengono poi risolti con uno scambio di prigionieri, come era nel caso del sindaco Fedorov, rilasciato in cambio della liberazione di nove russi.
Leggi anche:
- L’esercito di Kiev: «In 52 giorni uccisi 20 mila soldati russi. Distrutti 762 carri armati e 163 aerei»
- «Andate in Russia o morite»: le storie dei bambini rapiti e usati da Mosca per la propaganda
- Il sindaco di Zaporizhzhia e la centrale nucleare nelle mani dei russi: «Con un incidente conseguenze peggiori di Chernobyl»
- L’Ucraina: «Mosca vuole il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, team russo nell’impianto»
- Kiev svela il nome del generale russo dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: «Ha messo in pericolo metà del mondo»
- Ucraina, a Energodar i russi sparano sui manifestanti – Il video
- «Mi hanno detto che erano lì per prendere i nazisti»: la testimonianza del sindaco di Melitopol rapito dai russi
- Rilasciata Viktoria Roshchyna, la giornalista ucraina catturata dai russi: «Costretta a girare video pro-Mosca»
- Il grande bluff di Putin sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia