Sanzioni alla Russia, il ministro Franco congela lo yacht Scheherazade: sarebbe di proprietà di un oligarca vicino a Putin

Lo stop arriva dopo la conclusione delle indagini della GdF, che hanno evidenziato «significativi collegamenti economici e di affari con soggetti di spicco del governo russo e con altri soggetti sottoposti alle sanzioni dall’Ue»

Il ministro Daniele Franco blocca la possibile fuga dall’Italia dello Scheherazade, il super yacht di 140 metri e del valore di 700 milioni di dollari, di presunta proprietà di un oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin, o dello Zar stesso. Il titolare del Mef lo ha congelato con un apposito decreto firmato oggi, 6 maggio, dopo la conclusione delle indagini condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, che hanno evidenziato la presenza di «significativi collegamenti economici e di affari con soggetti di spicco del governo russo e con altri soggetti sottoposti alle sanzioni dall’Unione europea». Il panfilo, battente bandiera delle Isole Cayman e ormeggiato a Marina di Carrara, dopo essere rimasto fermo dallo scorso settembre nel porto della Versilia, sembrava essere pronto a riprendere il largo, sfuggendo così alle sanzioni europee contro Mosca. Nelle scorse ore, secondo quanto riferito dal New York Times, erano stati visti diversi membri dell’equipaggio impegnati in alcune operazioni, tra cui quelle di rifornimento di carburante e acqua, denunciando il pericolo che lo Scheherazade potesse prendere il largo prima che le autorità italiane potessero concludere le indagini sulla proprietà dell’imbarcazione, rischiando di eludere le sanzioni.


Ansa/Fabio Muzzi | Lo yacht Scheherazade presso il porto di Marina of Carrara

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