La Russia: l’Occidente resuscita il nazismo per strangolarci. Kiev: «Mosca spara ancora sui civili» – Il live blog

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Nel 79esimo giorno della guerra in Ucraina la Russia ha minacciato la Finlandia per l’adesione alla Nato annunciata da Helsinki, mentre parenti e sostenitori dei combattenti del Battaglione Azov assediati nell’acciaieria Azovstal hanno manifestato a Kiev. La pressione sull’Europa per garantire forniture di gas alternativo è aumentata dopo che Mosca ha imposto sanzioni alle sussidiarie europee di Gazprom e l’Ucraina ha interrotto una rotta di transito del gas, spingendo la corsa dei prezzi. La Commissione europea ha affermato che si impegnerà con i governi dell’UE per aiutare l’Ucraina ad esportare milioni di tonnellate di grano nel paese perché la marina russa sta bloccando i porti del paese.


17.00 – Di Maio: «Rischiamo una guerra mondiale del pane. Serve tavolo con i big internazionali per la pace»

«Per l’Italia è essenziale costruire un percorso negoziale per arrivare alla pace che sia il più possibile collegiale. Bisogna aprire un tavolo con la presenza degli attori internazionali più rilevanti. L’aumento dei prezzi a cui stiamo assistendo è inquietante, rischiamo una guerra mondiale del pane. Il prossimo mese l’Italia, in collaborazione con la Fao, sosterrà un’iniziativa per affrontare la crisi alimentare nell’area del Mediterraneo». Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando a margine del G7 in Germania del conflitto in Ucraina. Quanto all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, il titolare della Farnesina commenta: «Siamo ben lieti di accoglierli nell’Alleanza, un’Alleanza che ha garantito la pace per decenni».


15.15 – Kiev accusa la Russia: «Ha deportato 210mila bambini»

La commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, ha affermato che più di 210mila bambini ucraini sono stati deportati contro la loro volontà dai russi. Facevano parte degli 1,2 milioni di ucraini che Kiev afferma siano stati portati via dal loro paese con la forza. Parlando alla tv nazionale, Denisova ha affermato che «quando i nostri figli vengono deportati, si distrugge l’identità nazionale e si priva il nostro Paese del futuro». Denisova non ha fornito prove a sostegno di queste cifre. Il Guardian, che riporta della notizia, aggiunge che non è stato possibile verificarle in modo indipendente.

14.30 – Fonti Ue: «Slitta la soluzione sull’embargo petrolio: questione complessa»

Nell’Unione europea proseguono i contatti sull’embargo al petrolio russo inserito nel sesto pacchetto di sanzioni annunciato diversi giorni fa. La situazione resta quella dell’impasse. La soluzione non appare vicina e la questione, spiegano fonti Ue, «è complessa».

14.00 – Di Maio incontra Kuleba: «Sosteniamo l’ingresso di Kiev in Ue»

«Alla ministeriale del G7 in Germania ho incontrato il collega ucraino Dmytro Kuleba». Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter, sottolineando che «l’Italia supporta l’Ucraina e continua a impegnarsi per dare linfa a un percorso diplomatico per raggiungere una pace duratura. L’Italia – ha ribadito – sostiene l’ingresso dell’Ucraina in Ue». 

12.57 – Il ministro degli Esteri ucraino al G7: «Sequestrare gli asset russi»

Il ministro degli esteri ucraino Dymtro Kuleba ha chiesto al G7 di sequestrare gli asset russi e di utilizzarli per ricostruzione dell’Ucraina. Il summit per i ministri degli Esteri organizzato in Germania ha come obiettivo il confronto diretto sulla guerra e sulle conseguenze dello scontro a livello regionale e globale. «Ho chiesto al G7 che approvi la legislazione necessario per il sequestro degli asset di Mosca, parliamo di centinaia di dollari», ha detto Kuleba a margine del vertice. «Il Canada lo ha già fatto e credo che prima o poi anche altri Paesi lo faranno. La Russia deve pagare: politicamente, economicamente e finanziariamente».

12.00 – Il New York Times: «I russi si ritirano anche da Kharkiv»

«L’esercito russo sta ritirando i propri soldati da Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, dove sta perdendo terreno». A farlo sapere è il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali. Se la notizia venisse confermata per l’esercito russo sarebbe la seconda grande ritirata dopo quella da Kiev. «Il Cremlino dovrebbe reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izjum, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass», continua il prestigioso quotidiano americano.

Kharkiv

11.00 – Media ucraini: «Esplosioni a Kiev»

Secondo quanto riportato dal sito d’informazione Ukraina 24 su Telegram, dalla capitale ucraina Kiev si sarebbero sentiti rumori di esplosioni. Le ultime immagini provenienti dalla città, e diffuse poche ore fa, ritraggono soldati russi che uccidono civili a sangue freddo e rubano in un’azienda.

KIEV

10.30 – La Russia distrugge una raffineria a Poltava

Le forze russe hanno distrutto una raffineria a Kremenchuk, nella regione ucraina di Poltava (est), che forniva carburante all’esercito di Kiev: lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. Nell’attacco sono stati usati missili a “guida di precisione a lungo raggio lanciati dall’aria e dal mare”, ha precisato Konashenkov.

8.00 – Kiev respinge le forze russe a Lugansk

Le forze ucraine continuano a respingere l’avanzata russa attraverso il fiume Siverskyi Donets, vicino a Bilohorivka, a est di Severodonetsk, nella regione orientale di Lugansk. Lo riferisce la Cnn citando immagini satellitari. Secondo l’intelligence britannica, i russi non sono riusciti a compiere progressi significativi. Ma le forze russe stanno intensificando le offensive su Izjum, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, e a Severodonetsk, nella regione orientale di Lugansk, nel tentativo di spingersi verso Sloviansk e Kramatorsk, entrambe nella regione di Donetsk. L’obiettivo principale su questo asse è quello di circondare le forze ucraine isolandole dai rinforzi provenienti da Ovest.

7.00 – Kiev: la Russia spara sui civili

Il viceministro degli Affari interni dell’Ucraina Yevhen Yenin sostiene che nella regione di Kharkiv l’esercito russo ha sparato ai civili da un carro armato: «In uno dei villaggi della regione di Kharkiv, la polizia ha accertato che i militari russi, pensate, hanno aperto il fuoco sui civili da un carro armato. Ecco perché non dobbiamo parlare di alcun freno morale dell’esercito russo». Secondo il viceministro, questo è il secondo caso di presunto crimine di guerra inviato a un tribunale.

5,10 – Mosca: l’Occidente resuscita il Nazismo per strangolare la Russia

La Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra in una dichiarazione riportata dalla Tass ha affermato che «Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo». Ieri il consiglio per i diritti umani dell’Onu ha votato a larga maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca. -In particolare il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli a due la bozza di risoluzione presentata dall’Ucraina per avviare un’indagine sulle presunte violazioni commesse dall’esercito russo nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo. Secondo la missione, «l’isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali, non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell’Ucraina stessa e del suo popolo. Nel loro maniacale desiderio di strangolare la Russia, sono pronti a tutto, fino a far rinascere il nazismo nelle sue manifestazioni più brutte», afferma la missione diplomatica in un comunicato. I diplomatici russi hanno anche giudicato la decisione «un altro uso del Consiglio per i diritti umani nell’interesse di un ristretto gruppo di Stati».

2.10 – Gli Usa: aiuteremo ancora l’Ucraina

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo ucraino Oleksii Reznikov per discutere la situazione nell’est dell’Ucraina e rassicurare sull’impegno di Washington. Lo riporta il Pentagono. Austin ha «ribadito l’impegno degli Stati Uniti che puntano a rinforzare la capacità dell’Ucraina di rispondere all’aggressione russa».

1,10 – Zelensky: la Russia distrugge gli ospedali

«Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina le truppe russe hanno distrutto 570 strutture sanitarie e 101 ospedali, è una cosa senza senso, è una barbarie». Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo ultimo videomessaggio diffuso in serata. «Tutti gli ospedali distrutti dagli occupanti, tutte le scuole, tutte le università che hanno bombardato, tutte le case, i ponti, le aziende, ricostruiremo tutto», ha aggiunto.

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