Scholz nella chiamata con Putin: «L’affermazione dei nazisti al potere in Ucraina è falsa». Il Cremlino accusa Kiev per lo stallo dei negoziati

Il cancelliere tedesco ha rivelato i tre punti su cui si è concentrata la conversazione con il presidente russo, che resta ancora contrario a un incontro con Zelensky

È stata una «lunga telefonata» quella il presidente russo Vladimir Putin e Olaf Scholz, come l’ha definita lo stesso cancelliere tedesco che ha ribadito tre punti al capo del Cremlino. Sono stati tre i punti principali toccati dal cancelliere tedesco, a cominciare dalla richiesta di «un cessate il fuoco in Ucraina il più rapidamente possibile». Scholz ha poi contestato a Putin la teoria su cui il Cremlino insiste dall’inizio dell’invasione in Ucraina, secondo cui in Ucraina ci sarebbero «i nazisti al potere». Il cancelliere avrebbe detto chiaramente: «L’affermazione è falsa». Infine il colloquio ha toccato il tema spinoso della «situazione alimentare globale» che rischia l’emergenza per il blocco nei porti ucraini delle navi cargo di grano: «Ho ricordato la responsabilità della Russia», ha ribadito il cancelliere tedesco su Twitter.


La versione del Cremlino

Poche ore prima era stato il Cremlino a rivelare alcuni dettagli del colloquio telefonico. A cominciare dall’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol e i negoziati. Le fonti del Cremlino riportate dall’agenzia di stampa russa Tass riferiscono di come il presidente russo abbia affrontato l’argomento delle trattative, addossando piena responsabilità a Kiev sull’interruzione dei dialoghi: «Le discussioni tra Russia e Ucraina sono state bloccate da Kiev». Nella conversazione con il cancelliere, Putin ha poi denunciato «le pesanti violazioni di diritto internazionale da parte dei neo-nazisti ucraini». La telefonata si è concentrata anche sugli aspetti umanitari della situazione in Ucraina. «Vladimir Putin ha delineato in dettaglio la logica e i compiti principali dell’operazione militare speciale per proteggere le repubbliche popolari del Donbass, parlando delle misure che vengono adottate per garantire la sicurezza dei civili», spiega la nota riportata da Tass. La discussione, svolta su iniziativa della parte tedesca, è terminata con l’accordo tra i due di continuare la discussione le discussioni sull’Ucraina «attraverso vari canali».


«Nessun progresso per un incontro Putin-Zelensky»

Intanto sempre dal Cremlino arrivano notizie poco incoraggianti su una possibile ripresa delle trattative. «Non c’è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare», ha detto il portavoce Dmtri Peskov, sempre citato dall’agenzia di stampa russa. «La Russia non è contraria all’incontro tra i due presidenti ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione. Le nostre condizioni sono ben note. Sono state chiaramente formulate su carta e consegnate alla parte ucraina. Nessuna risposta». Ieri Zelensky aveva detto: «Io sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum».

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