McDonald’s lascia la Russia: inizierà la vendita di tutte le attività a un’impresa locale

Il colosso del fast food ha 850 ristoranti nel Paese: già a marzo ne aveva annunciato la chiusura temporanea

McDonald’s sta per iniziare il processo di vendita di tutte le sue attività in Russia a un’impresa locale. I negozi non utilizzeranno più il nome, il logo e il marchio. La scelta di andare via dal Paese arriva a seguito dell’invasione dell’Ucraina decisa da Vladimir Putin. In tutto, si tratta di 850 ristoranti, che impiegano circa 62.000 lavoratori. La società con sede a Chicago aveva annunciato a marzo che avrebbe chiuso temporaneamente i suoi negozi in Russia, specificando che avrebbe continuato a pagare i suoi dipendenti. Ora pagherà gli stipendi fino a che la vendita non sarà chiusa. Mantenere le attività in Russia, ha spiegato il colosso del fast food, «non è più sostenibile, né è coerente con i nostri valori». Il primo McDonald’s in Russia ha aperto nel mezzo di Mosca più di tre decenni fa, poco dopo la caduta del muro di Berlino, come simbolo degli allentamenti di tensione tra Washington e Mosca. Pochi giorni il New York Times ha pubblicato la lista completa di società che hanno già lasciato o stanno lasciando il Paese: tra queste c’è anche Starbucks.


Immagine di copertina: EPA/MAXIM SHIPENKOV


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