La Russia: quasi mille soldati del Battaglione Azov si sono arresi all’acciaieria Azovstal – Il live blog

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Nell’84esimo giorno della guerra in Ucraina la resa dei combattenti di Azovstal apre gli interrogativi sul loro destino: Kiev ha parlato di uno scambio di prigionieri con Mosca, ma la Duma voterà una risoluzione oggi per definirli “terroristi“. Intanto proseguono gli attacchi denunciati dagli ucraini nella regione di Donetsk, che secondo Kiev avrebbero ucciso sette civili mentre otto sono morte in un attacco aereo russo nel villaggio di Desna a Chernihiv. Intanto i negoziati di pace tra Russia e Ucraina sono fermi. Mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non farebbe molta differenza visto che i due paesi partecipano da tempo alle iniziative militari dell’Alleanza Atlantica.


21.45 – Biden: «Svezia-Finlandia nella Nato? Con Turchia andrà tutto bene»

«Non andrò in Turchia, ma penso che andrà tutto bene», queste le parole del presidente americano Joe Biden che ha risposto ai reporter che gli chiedevano delle resistenze di Ankara all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato.


21.00 – Riapre l’ambasciata Usa a Kiev dopo oltre due mesi

Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi. Ad annunciarlo è stato il dipartimento di Stato americano in una nota. «Il popolo ucraino, con la nostra assistenza alla sicurezza, ha difeso la propria terra di fronte all’invasione incosciente della Russia. Di conseguenza la bandiera a stelle e strisce può sventolare sull’ambasciata di nuovo», ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una nota. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, i diplomatici americani si sono prima trasferiti a Leopoli, poi in Polonia. L’incaricata d’affari americana, Kristina Kvien, aveva espresso l’auspicio di riaprire l’ambasciata nella capitale ucraina entro fine mese.

18.00 – Mosca: «Dall’Italia azioni ostili e immotivate»

In un comunicato, il ministero degli Esteri russo ha affermato che sono state le azioni apertamente «ostili e immotivate dell’Italia», con l’espulsione di 30 diplomatici russi lo scorso mese, a «portare alla riposta di Mosca con l’analoga misura presa oggi, 18 maggio, nei confronti di 24 diplomatici italiani». Secondo il ministero «i 24 dipendenti delle istituzioni diplomatiche e consolari italiane in Russia, dichiarati “personae non gratae”», dovranno lasciare il Paese entro otto giorni.

17.30 – Mosca: «Ci sono difficoltà ma l’operazione in Ucraina continua»

«Nonostante le attuali difficoltà», la Russia continuerà la sua «operazione militare speciale» fino al suo compimento, «e i suoi obiettivi, compresa la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e la difesa delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, saranno completamente raggiunti». Lo ha dichiarato il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale di Mosca, Rashid Nuurgaliyev, citato dalle agenzie russe.

17.00 – La Farnesina condanna l’aggressione russa: «Subito cessate il fuoco»

«Nel ribadire la ferma condanna per l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Italia chiede con forza un immediato cessate il fuoco che ponga fine alle sofferenze della popolazione civile e garantisca l’avvio di negoziati concreti per una soluzione politica e sostenibile del conflitto». Questa la nota della Farnesina.

10.30 – La Russia: quasi mille arresi all’Azovstal

Secondo Mosca sono 959 i militari ucraini del Battaglione Azov che si sono arresi da lunedì alle forze russe. Lo fa sapere il ministero della Difesa di Mosca nel bollettino diffuso oggi, spiegando che solo nelle ultime 24 ore si sono arresi 694 militari che erano asserragliati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol. Inoltre, precisa il ministero russo, sul totale dei militari arresi 80 sono quelli feriti, 51 dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Mosca rivendica inoltre di aver ucciso 270 combattenti ucraini e 54 unità di equipaggiamento militare sono state disabilitate” durante la notte. Le forze russE sostengono anche di aver abbattuto due aerei e 15 droni.

9.00 – L’Ucraina: la Russia attacca nel Donbass

I russi stanno cercando di stabilire il pieno controllo su Lyman nel Donbass. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. «Nella direzione di Donetsk, il nemico continua ad attaccare nelle direzioni Lyman, Severodonetsk, Bakhmut, Avdiivka e Kurakhiv. Nella direzione di Lyman, il nemico ha lanciato un’offensiva per stabilire il pieno controllo del villaggio di Drobysheve e bloccare Lyman da nord», si legge nel comunicato.

8.00 – Attacco con missili a Odessa

Le truppe russe hanno lanciato all’alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa “continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione”. Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo “Sud” su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform.

7.00 – Kiev: 28.300 soldati russi uccisi

Sono almeno 28.300 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 84 giorni di conflitto si registrano anche 202 caccia, 167 elicotteri e 441 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.251 carri armati russi, 586 pezzi di artiglieria, 3.043 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 102 missili da crociera, 199 lanciamissili, 13 navi, 2.137 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 91 unità di difesa antiaerea e 43 unità di equipaggiamenti speciali.

5.00 – Intelligence Uk: la Russia costretta ad affidarsi ai ceceni

Nel suo consueto report sulla guerra in Ucraina l’intelligence della Gran Bretagna sostiene che nonostante i russi abbiano preso d’assedio Mariupol per oltre dieci settimane, la resistenza ucraina ha ritardato la capacità della Mosca di ottenere il pieno controllo della città. Per questo la Russia ha ordinato il dispiegamento di forze cecene, composte da diverse migliaia di combattenti concentrati principalmente nei settori di Mariupol e Lugansk. Ma questo, oltre a dimostrare che le forze impiegate da Mosca hanno subito perdite importanti, fa anche capire che sarà difficile imporre una catena di comando ordinata sul campo di battaglia.

3.00 – Il ginnasta russo squalificato per un anno

Il ginnasta russo Ivan Kuliak, che ha sfoggiato il simbolo dell’invasione dell’Ucraina su un podio, è stato bandito dalle competizioni per un anno. La canotta di Ivan Kuliak aveva la lettera “Z” in primo piano mentre si trovava accanto all’ucraino Kovtun Illia, medaglia d’oro a un evento di Coppa del Mondo a Doha a marzo. Una commissione disciplinare della Gymnastics Ethics Foundation (Gef) ha rilevato che Kuliak ha violato le regole della Federazione internazionale di ginnastica (Fig), l’organo di governo dello sport.

1.00 – Usa e Ue al lavoro per il grano dell’Ucraina

L’amministrazione Biden sta lavorando a stretto contatto con gli alleati europei per cercare di sviluppare e individuare rotte che consentano al grano e al mais ucraino di uscire dal Paese. Allo studio ci sono varie opzioni per un trasporto via ferroviaria, marittima e aerea nella consapevolezza però che non c’è una bacchetta magica viste le difficoltà causate dalla guerra. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali il tema sarà al centro della riunione ministeriale sulla sicurezza alimentare all’Onu, a cui parteciperà il segretario di Stato Antony Blinken.

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