Molotov e fumogeni contro la sede dell’Esercito a Cagliari, Guerini: «Un gesto grave e vile»

Gli agenti della Digos della Questura di Cagliari indagano per individuare responsabili dell’attacco

«Un gesto grave e vile che offende l’Esercito e la Difesa»: così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha commentato l’attacco di ieri notte contro la sede del Comando Sardegna dell’Esercito Italiano, a Cagliari. L’ingresso dell’edificio è stato infatti preso di mira con una molotov e due fumogeni accesi, mentre le pareti sono state imbrattate di vernice rossa. Sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco: le fiamme si sono limitate ad annerire le pareti, senza causare gravi danni. «Non ci faremo certo intimidire e spero che presto gli autori dell’azione potranno essere individuati. Giunga intanto la mia vicinanza e solidarietà alle donne e agli uomini dell’Esercito e di tutte le Forze Armate, espressione dei più alti valori del nostro Paese», ha aggiunto Guerini. L’episodio sarebbe avvenuto intorno alle 22, quando una ventina di persone si sarebbe avvicinata al luogo per vandalizzarlo e sarebbe poi corsa via. Restano ancora ignote le ragioni del gesto: le indagini avviate dalla Digos della Questura di Cagliari si stanno orientando verso i gruppi appartenenti agli anarchici-antagonisti. Il bersaglio dell’attacco coincide con il luogo da cui ieri è partita la manifestazione contro la guerra, le basi e le esercitazioni militari in Sardegna. Al vicino poligono di Teulada, si sta svolgendo l’esercitazione della Marina Mare Aperto 2022: il maggior evento addestrativo della Marina Militare, iniziato lo scorso 3 maggio e della durata di tre settimane, che coinvolge più di 4.000 tra donne e uomini di 7 nazioni della Nato e oltre 65 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri. 


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