Ucraina, i Paesi Nato frenano sull’invio di carri armati e caccia a Kiev: «Rischio rappresaglia da Mosca» – Il live blog

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Nel 92esimo giorno di guerra in Ucraina le forze russe hanno sferrato attacchi in 40 città nel Donbass, secondo quanto riferisce Kiev. Intanto, secondo i media tedeschi, i Paesi Nato avrebbero deciso di non inviare a Kiev caccia e carri armati per evitare reazioni da parte di Mosca.


21.00 – Kiev: «Altri 5 morti nel Donetsk»

Altri cinque civili sono stati uccise durante le esplosioni russe di oggi nella regione di Donetsk. A riferirlo è il governatore Pavlo Kyrylenko che ha specificato due dei morti sono stati a Maryinka, altri due a Lyman e uno a Zora. I dati sono stati rilanciati dalla stampa ucraina.


20.30 – Kiev: «I prigionieri di Azovstal non sono torturati»

Il segretario del Consiglio d sicurezza e la difesa nazionale di Kiev Alexey Danilov ha dichiarato che i soldati ucraini che sono stati catturati dopo la caduta dell’acciaieria Azovstal di Mariupol – detenuti a Olenivka, nel territorio sotto controllo dei separatisti filorussi di Donetsk – non vengono torturati.

17.30 – Draghi telefona a Putin

Palazzo Chigi ha annunciato che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha telefonato al presidente russo Vladimir Putin. Al centro della chiamata c’è stato il blocco del grano nei depositi in Ucraina che sta causando crisi alimentari. A seguito del colloquio, Draghi ha dichiarato che sentirà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

16.20 – Bombardamento su Kharkiv, 4 morti. La Russia è in vantaggio nel Lugansk

Il generale Oleksiy Gromov ha ammesso che la Russia «è in vantaggio» nei combattimenti nel Lugansk. «La Russia è in vantaggio, ma noi stiamo facendo tutto il possibile», ha dichiarato. La Russia sarebbe stata avvistata mentre spostava sistemi missilistici Iskander nella regione occidentale di Brest, in Bielorussia. Intanto i russi stanno bombardando Kharkiv e quattro sono le persone decedute. Ad affermarlo è il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov, come riportato dall‘Ukrainska Pravda. «Chiediamo ai residenti di Kharkiv e del distretto di stare nascosti. Gli occupanti stanno nuovamente bombardando la città. Secondo le prime informazioni, 7 persone sono rimaste ferite nel bombardamento. Purtroppo sono morte 4 persone».

15.30 – Putin agli Usa: «Nessun poliziotto globale può fermarci»

Il presidente russo Vladimir Putin, parlando a un forum economico dei Pesi ex Urss, ha detto che «nessun poliziotto globale sarà in grado di fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente».

14.30 – Lavrov: «Il piano di pace dell’Italia non è serio»

«I politici seri che vogliono ottenere risultati e non sono impegnati nell’autopromozione di fronte al loro elettorato, non possono proporre questo genere di cose». A parlare è stato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov commentando, in un’intervista a Russia Today, il piano di pace italiano per l ‘Ucraina. Il ministro Lavrov ha fatto presente che l’Italia non ha inviato il piano a Mosca. «Il signor Luigi Di Maio – ha detto Lavrov – è attivo nel campo dei media e sta promuovendo l’iniziativa italiana dei quattro punti. Secondo lui, è anche scritto sui media, questa iniziativa italiana potrebbe «non solo adattarsi a Russia e Ucraina, ma anche fornire quasi un nuovo processo di Helsinki, nuovi accordi sulla sicurezza europea». «Non so se sia vero o no, a chi lo ha mostrato. Nessuno ci ha dato niente. Possiamo fare affidamento solo sulle speculazioni e descrizioni che appaiono sui media». E questo, sottolinea il ministro degli Esteri russo, «provoca un sentimento di rammarico per la comprensione degli autori di questa iniziativa per ciò che sta accadendo e per la loro conoscenza dell’argomento, la loro conoscenza della storia di questo problema».

13.30 – Zelensky: «L’unica strada possibile è vincere la guerra»

Per il presidente ucraino Zelensky non c’è alcuna alternativa: «L’unica possibilità è combattere gli invasori russi e vincere la guerra». Lo ha scritto su Telegram, sottolineando come la via della resistenza sia l’unica strada percorribile. «Non abbiamo alternativa che combattere. E vincere. Liberare la nostra terra e il nostro popolo. perché gli occupanti vogliono tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli ucraini».

12.30 – La prima ministra finlandese in visita a Irpin’

La prima ministra finlandese Sanna Marin è arrivata a Irpin’ per una visita. «Abbiamo mostrato le conseguenze della “pace russa” lasciata dagli occupanti e discusso la questione dell’assistenza nella ricostruzione della nostra città», ha detto la segretaria del consiglio comunale Angela Makeyeva che ha annunciato la presenza di Marin in città. «Grazie alla Finlandia per il sostegno e l’aiuto militare».

IRPIN

11.45 – Zelensky: «Non cederemo i confini a Mosca in cambio della pace»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a parlare della possibile condizione da accettare per un cessate il fuoco da parte di Mosca. «Nessun cambiamento dei confini territoriali in cambio del cessate il fuoco», ha detto in un video messaggio postato su Telegram. «Respingiamo totalmente qualsiasi cessione territoriale in cambio della pace con la Russia». Il presidente ha poi sottolineato come l’ipotesi sui confini territoriali sia frutto esclusivo dei media occidentali.

11.00 – Scholz da Davos: «Putin non vincerà»

«Putin non deve vincere e sono sicuro che non vincerà». Cosi il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato del presidente russo, sottolineando anche come Mosca abbia già mancato tutti i suoi obiettivi strategici. Il cancelliere si è espresso sul conflitto tra Russia e Ucraina in occasione del World Economic Forum di Davos, accusando Vladimir Putin di «imperialismo».

10.00 – I filorussi di Donetsk: «Ancora militari ucraini ad Azovstal ma si sono arresi»

«Qualche militare ucraino è stato trovato ad Azovstal a Mariupol e si è arreso senza combattere». Queste le ultime notizie che arrivano dall’acciaieria simbolo della resistenza di Kiev, e assediata dalle forze russe. «C’erano un paio di uomini», ha dichiarato il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denish Pushilin. «Si sono arresi volontariamente senza combattere. Tutti i prigionieri di Azvostal sono detenuti nel territorio della Dpr».

Mariupol

7.45 – «Dalla Nato nessun invio di carri armati a Kiev»

Secondo il quotidiano tedesco Die Zeit, i Paesi membri della Nato hanno concordato di non fornire alcun tipo di armi all’Ucraina, come i carri armati e i caccia. Il timore è che Mosca possa vedere questi aiuti militari come una dichiarazione di guerra e adottare misure di rappresaglia.

7.00 – Offensiva russa nel Donbass

La Russia ha attaccato 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze armate dell’Ucraina, citato dalla Bbc, ci sarebbero cinque morti tra i civili.

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