Omicidio Laura Ziliani, confessa anche Paola Zani, figlia minore dell’ex vigilessa

Con le sue parole si completa la confessione del “trio criminale” ritenuto il responsabile dell’omicidio

Arriva una nuova confessione sull’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù, in provincia di Brescia. Anche la figlia minore Paola Zani, 20 anni, ha ammesso di aver partecipato all’omicidio della madre, avvenuto a Temù lo scorso 8 maggio. Con le sue parole si completa la confessione del “trio criminale” ritenuto il responsabile dell’omicidio: Silvia Zani ha ammesso durante l’interrogatorio di ieri, 25 maggio, di aver partecipato all’omicidio assieme al fidanzato, Mirto Milani, il primo a cedere alle domande dell’accusa. Tra i moventi è stato confermato quello economico e l’obiettivo di ereditare il patrimonio immobiliare della madre, vedova. L’altra sorella, Paola Zani, è sotto interrogatorio. Anche lei, come la sorella maggiore e Mirto Milani, è in carcere dal 24 settembre 2021. Dopo mesi di attesa in seguito agli arresti che sembravano poggiare su un quadro accusatorio decisamente solido, a determinare la vera svolta nell’indagine è stata proprio la confessione di Mirto, fidanzato di Silvia, durante un interrogatorio fiume svolto nella giornata di ieri. Successivamente, due delle tre figlie avevano richiesto di essere ascoltate. L’ex vigilessa 55enne era scomparsa l’8 maggio 2021 e il suo corpo venne ritrovato l’8 agosto a Temù, nel bresciano. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna sarebbe stata narcotizzata durante la notte dell’omicidio e poi soffocata mentre dormiva.


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