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Vertice Ue, Draghi su Salvini a Mosca: «Il governo non si fa spostare da queste cose» – Il video

31 Maggio 2022 - 16:33 Redazione
Il premier a margine del Consiglio di Bruxelles sull'indagine aperta dal Copasir: «Non voglio entrare nei rapporti che queste persone di governo possono avere. L'importante è che siano trasparenti»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato a termine del Consiglio europeo straordinario tenutosi ieri e oggi a Bruxelles. Durante il suo intervento in conferenza stampa, Draghi ha commentato il possibile viaggio di Matteo Salvini a Mosca da Putin: «Il governo, e sono stato chiarissimo fin dalla sua formazione, è un fermamente collocato nell’Ue e allineato con i partner del G7. L’esecutivo si è mosso sempre su questo binario e così continua a muoversi. Questo è quanto. Non si fa spostare da queste cose». È di oggi la notizia che Copasir ha aperto un’indagine su Antonio Capuano, l’avvocato consulente di Salvini che lo avrebbe aiutato nell’organizzazione del viaggio in Russia. «Come ho già detto al Copasir: non voglio entrare nei rapporti che queste persone di governo possono avere, l’importante è che siano trasparenti».

Sul price cap: «Siamo stati accontentati»

Draghi ha poi parlato dei temi sul tavolo del Consiglio. «Sul funzionamento del mercato dell’energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati», ha detto sempre in conferenza stampa riferendosi al via libera dei leader Ue alla proposta di un tetto sui prezzi del gas. «La Commissione europea – ha continuato – ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap». In merito all’accordo sull’embargo parziale del petrolio russo, Draghi ha definito l’intesa un «successo completo». «Immaginarlo qualche giorno fa – ha detto – non sarebbe stato credibile. L’Italia non esce penalizzata dall’intesa, anche per noi l’obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell’anno, e quindi saremo come tutti gli altri».

Finanziamenti alla guerra col gas? «Imbarazzante ma inevitabile»

Draghi si è anche detto consapevole che, pagando il gas russo, sta finanziando la guerra di Mosca. «Questa è una situazione frustrante, di grande imbarazzo, ma non si può fare altrimenti».

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