Bimbi ustionati all’asilo, indagato il papà che ha acceso il fuoco per i marshmallow

Durante un’attività di orienteering organizzata nel cortile dell’istituto, alcuni genitori hanno hanno allestito un braciere che doveva servire per cucinare alcuni dolci

Cinque bambini ustionati, di cui due gravi, e tre papà. È il bilancio dell’incidente avvenuto la mattina di lunedì 30 maggio nell’asilo di San Zeno di Osio Sopra, in provincia di Bergamo. Tutto è successo durante un’attività organizzata da alcuni papà che stavano aiutando le maestre. Avevano allestito un braciere nel cortile della scuola dove arrostire dei marshmallow, i dolcetti da cucinare sul fuoco molto diffusi negli Stati Uniti. Ora per questo incidente c’è un indagato: si tratta del papà che ha versato il bioetanolo nel braciere: un’operazione che ha causato una fiammata talmente potente da investire i presenti. Le dinamiche devono essere ancora chiarite ma dalle prime ricostruzioni sembra ci sia stata una fiammata di ritorno che ha portato il fuoco al contenitore dove veniva conservato il combustibile. L’uomo, di cui ancora non si conoscono le generalità, è accusato di lesioni colpose gravissime.


Come specificato dall’agenzia stampa Ansa, il reato contestato è procedibile per querela di parte. Il limite per presentare la querela è fissato a 90 giorni, se nessuno si muoverà in questo senso la pm Silvia Marchina dovrà chiedere l’archiviazione del caso. Nei giorni scorsi la dirigente dell’Istituto Simonetta Nava aveva spiegato che il braciere era stato acceso durante un’attività di orienteering, disciplina dove si impara ad orientarsi all’aria aperta con mappe e bussole. La preside ha spiegato al Corriere della Sera che era a conoscenza dell’attività organizzata ma non della scelta di accendere il braciere: «Sono molto preoccupata per i bambini ustionati. Mi assumo la responsabilità dell’orienteering. Lo abbiamo sempre organizzato, a parte negli anni del Covid. C’era un percorso con gli uccellini, una piccola carrucola, ma nessuno ha mai autorizzato il fuoco».


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