Le rinnovabili crescono a velocità raddoppiata. Con il tetto al gas i prezzi dell’energia scenderanno. E i privati che vogliono i pannelli fotovoltaici in casa e non chiedono incentivi non devono attendere le autorizzazioni. Questo dice oggi il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Nel colloquio con Daniele Manca il ministro del governo Draghi spiega che «quest’anno ci aspettiamo un’entrata in esercizio di rinnovabili, con nuovi impianti, per una potenza pari a oltre il doppio rispetto alla somma dei due anni precedenti. Esattamente 2,5 volte». E questo perché «abbiamo fatto molte cose. La prima il decreto semplificazioni dell’autunno scorso e quelli successivi di quest’anno che hanno iniziato a funzionare. Se chi abita in una casa vuole mettersi dei pannelli fotovoltaici sul tetto, fino a 200 kilowatt e non chiede incentivi, non deve chiedere autorizzazioni a meno che sia in un edificio vincolato. Lo stesso vale per le imprese che realizzano impianti sui tetti dei capannoni. E questo ha dato una spinta».
Per il ministro «anche i privati hanno iniziato a capire che investire sulla sostenibilità conviene. Ma anche gli impianti che devono chieder la Via non sono andati affatto a rilento». E grazie alla crescita di questi mesi, spiega Cingolani, «potremo tagliare più di 3 miliardi di metri cubi di gas. Pensi che solo a questo momento abbiamo altre iniziative per circa 24 Gigawatt di rinnovabili (12,4 da solare e 10,7 da eolico) che hanno richiesto l’autorizzazione. L’obiettivo che avevamo fissato da qui al 2030 era di arrivare a 70 Gigawatt da fonti rinnovabili. Quindi è molto più vicino».
E con il tetto al prezzo del gas le cose potrebbero ulteriormente migliorare: «Oggi in Europa anche le tariffe dell’elettricità rinnovabile sono connessi al prezzo della produzione elettrica a gas, il mercato su cui si vende è unico. In origine la produzione a gas costava molto meno delle rinnovabili, motivo per cui le rinnovabili avevano bisogno di un incentivo pubblico. Oggi sta accadendo il contrario. Il tetto al gas che taglia i picchi di prezzo, potrebbe spingere a rivedere l’intero sistema dei prezzi e delle tariffe. Sganciare i prezzi dell’elettricità ottenuta da fonti rinnovabili che sono molto meno costose del gas significherebbe dare ai consumatori un vantaggio importante e darebbe un’ulteriore spinta alle rinnovabili stesse».
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