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Il ministro Orlando rilancia il salario minimo contro l’inflazione: «Bisogna intervenire subito»

04 Giugno 2022 - 21:54 Maria Pia Mazza
L'obiettivo del ministro del Lavoro è quello di trovare il «punto di contatto che consenta di dare una risposta immediata ai lavoratori che si trovano a basso reddito e a basso salario»

Il tema del salario minimo è tornato in quesi giorni sui tavoli della politica. Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando ha dichiarato: «C’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, ma vedo aperture positive da tutte le parti». L’obiettivo del ministro Orlando è quello di trovare il «punto di contatto che consenta di intervenire subito in attesa poi di una legge di carattere più organico e che consenta di dare una risposta immediata ai lavoratori che si trovano a basso reddito e a basso salario». Negli scorsi giorni il ministro aveva parlato del salario minimo intendendolo come strumento per affrontare l’inflazione ed evitare di «far sprofondare la fascia di lavoro più povera, rinnovando i contratti e incidendo sui livelli più bassi degli stipendi». La proposta del ministro Orlando si è concentrata sulla modifica della contrattazione, in particolare sul trattamento economico minimo (Tem, ndr) presente nei principali contratti nazionali.

Anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, quest’oggi si è detto favorevole al salario minimo, ribadendo però che è necessario evitare che si inneschino degli «automatismi», che rischiano di produrre circoli viziosi tra inflazione e aumenti salariali e, dunque, ricadute negative sul lungo periodo. Cautela anche da parte del titolare del Mise, Giancarlo Giorgetti, che nelle scorse ore ha dichiarato che «il salario minimo non deve essere un tabù, ma bisogna vedere come viene fatto». Più tranchant la posizione del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, secondo cui «il salario minimo per legge non va bene, perché è contro la nostra storia culturale di relazioni industriali: il salario non può essere moderato, ma deve corrispondere alla produttività».

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