Calenda: «Conte e Salvini sono trasformisti. Renzi? Scelga se fare politica o business»

Il leader di Azione: il governo non cadrà, c’è spazio al centro alle prossime elezioni

Il leader di Azione Carlo Calenda è convinto che la Lega e il Movimento 5 Stelle non faranno cadere il governo Draghi. E pensa che lo spazio per un polo di centro alle prossime elezioni ci sia. Ma dice anche che il leader di Italia Viva Matteo Renzi è «poco chiaro» e finora i suoi inviti a incontrarsi sono caduti nel vuoto. Spiega l’ex ministro nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera: «Conte è la quintessenza del trasformismo, è talmente duttile che non sa più nemmeno lui quale sia la sua forma. Può essere di volta in volta pro Trump, pro Putin e progressista, a seconda di quello che gli conviene. È un uomo che ha uno scarso senso della responsabilità». Sul leader della Lega Salvini, invece, «finita la sceneggiata vado-non vado a Mosca credo che tutti abbiano chiaro quale sia il suo spessore».


Calenda dice a Maria Teresa Meli che è impegnato nella costruzione del Terzo polo: «Abbiamo iniziato con più Europa, collaboriamo con molte liste civiche e oggi abbiamo duemila amministratori locali. È un polo del pragmatismo e del buongoverno che lavorerà per spezzare il bi-populismo, cioè per evitare che vinca una delle due coalizioni. Sinistra e destra non sono in grado di governare perché non la pensano nello stesso modo neanche sulla politica estera. Perciò bisogna fare in modo di arrivare a un governo di larghe intese tra partiti europeisti e democratici».


Ma da questo schema, secondo il leader di Azione, Matteo Renzi è fuori: «A mio avviso sta cercando un accordo con il Pd. Se così non è, noi siamo disponibilissimi. Del resto, sono settimane che dico a Renzi “incontriamoci, fammi che capire che vuole fare Iv”, però per il momento non c’è stata alcuna risposta». Anche perché c’è un problema sul tavolo: «Renzi lo conosce: io non ritengo che si possa fare contemporaneamente politica e business quindi anche su questo deve fare chiarezza. Ma se Renzi vuole fare politica e Iv ha una linea di indipendenza dal Pd, senza puntare a fare l’ago della bilancia, per accordarsi con l’uno o con l’altro a seconda delle probabilità di vincere, noi siamo pronti a sederci e a discutere».

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