Un annuncio chiede donazioni di sangue solo dai non vaccinati, ma non c’è alcuna base scientifica

L’appello era stato lanciato sul profilo Fb di Andrea Vassallo, un assessore di Trapani

Un appello molto condiviso su Facebook sta facendo discutere gli utenti: viene richiesto di fare urgentemente una donazione urgente di sangue, nello specifico del gruppo sanguigno 0.R.H. negativo, all’ospedale di Trapani. Una postilla però ha scatenato le polemiche: si richiede che il donatore non sia vaccinato. Ma come vediamo, questa richiesta è figlia di false credenze.

Per chi ha fretta:

  • Un post di un assessore di Trapani ha fatto molto discutere: veniva richiesta la donazione di sangue per un Ospedale, ma si specificava che si preferiva un donatore non vaccinato.
  • Per molti utenti, ha rappresentato la prova del fatto che il vaccino contro il Coronavirus renda il sangue «pericoloso».
  • In realtà la richiesta non poggia su alcuna base scientifica, ma sulle presunte preferenze della destinataria della donazione.
  • L’Ospedale non ha mai fatto una richiesta simile.
  • Grazie all’Avis e al Ministero della Salute, abbiamo in più occasioni smentito questa bufala.

Analisi

Tutto nasce da un post di Andrea Vassallo, assessore a Trapani: nel messaggio, ora eliminato, si leggeva «Buongiorno amici, non è una fake… c’è un urgente bisogno del gruppo sanguigno 0.R.H. NEGATIVO. Possibilmente non vaccinato. Ospedale di Trapani. Grazie a tutti». Inevitabilmente, il messaggio ci ha messo pochi minuti a scatenare l’indignazione e la rabbia del nutrito emisfero No Vax che popola Facebook.

«Un assessore del comune di #Trapani, Andrea Vassallo, chiede urgentemente plasma da donatore “possibilmente non vaccinato”. Come mai??? Ma non si era detto che il sangue era uguale???», polemizza un’utente. «Brava!! Hai detto tutto…. ci pensino i medici… e speranza», la supporta un’altra utente tra i commenti. «Piuttosto lo scarico in una fogna. Pezzi di me**a da me non avranno NULLA!», dichiara un altro utente tra i commenti di un altro post.

Sembrerebbe infatti la rivincita di chi aveva detto no al vaccino contro il Coronavirus: il problema è che l’Ospedale non ha mai fatto una richiesta simile. Secondo quanto riportano le cronache locali, infatti, l’esigenza di trovare un donatore categoricamente non vaccinato non sarebbe nata dal nosocomio, bensì da una parente della donna a cui il sangue era destinato. Una posizione ideologica, dunque, piuttosto che scientifica: come ha specificato il presidente provinciale dell’Avis Francesco Licata, è «molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, peggio ancora se a farlo è una persona che ricopre una carica pubblica». Che forse, era consapevole del contesto: tant’è che nell’appello leggiamo «possibilmente non vaccinato». Una preferenza, piuttosto che una condizione.

I precedenti

Non è la prima volta che si genera confusione attorno alla questione delle donazioni di sangue legate al vaccino (o alla sua assenza): ne avevamo parlato, per esempio, lo scorso 21 giugno, quanto l’attore e ormai noto esponente No Vax Enrico Montesano riportava il presunto resoconto di una fonte «di rango» dell’AVIS secondo cui il sangue dei vaccinati anti Covid19 si sarebbe coagulato, tanto che i centri avrebbero gettato via le sacche. In un’altra occasione, avevamo raccontato la richiesta della Dott.ssa Antonietta Gatti, moglie di Stefano Montanari, che aveva pubblicato un post Facebook dove sosteneva che la Croce Rossa cercasse donatori di sangue, «ma non dai vaccinati». Come riportavamo il 21 maggio 2021, non erano presenti contro indicazioni per la donazione del sangue da parte dei vaccinati. A tal proposito avevamo contattato l’AVIS ottenendo la seguente risposta: «Buongiorno. No, non è vero. Si può donare dopo essere stati vaccinati, basta che siano trascorse 48 ore dalla somministrazione. Se ci sono sintomi (febbre, dolore al braccio) occorre aspettare una settimana. Ma poi si può tranquillamente donare». Inoltre, dal sito del Ministero della Salute è possibile consultare le FAQ (aggiornate al 13 gennaio 2022) con l’apposito quesito:

Mi sono vaccinato contro il Covid-19. Posso donare il sangue e il plasma?

Potrai donare sangue e plasma dopo un periodo di sospensione che dipende dal tipo di vaccino a cui sei stato sottoposto.

Se si tratta di un vaccino a base di virus inattivati, che non contiene agenti vivi, o un vaccino ricombinante (come quelli attualmente disponibili in Italia) allora potrai donare 48 ore dopo la somministrazione.

Ma in caso di sintomi come febbre o spossatezza successivi alla vaccinazione dovrai aspettare almeno una settimana dalla risoluzione dei sintomi prima di donare.

Se si tratta di un vaccino con virus attenuati (al momento non ancora disponibili in Italia) dovrai aspettare almeno 4 settimane prima di donare.

In ogni caso, se hai dubbi, contatta la struttura di riferimento e al momento della prenotazione della donazione specifica di essere stato vaccinato e, se lo sai, con quale vaccino. Informa sempre di un’eventuale vaccinazione anche il medico responsabile della selezione donatori

Conclusioni

Non esiste alcuna base scientifica per sostenere che le donazioni di sangue sono condizionate all’aver o meno ricevuto il vaccino contro il Covid-19. Il post dell’assessore di Trapani che aveva creato scompiglio si basava sulla richiesta di una parente della donna che avrebbe dovuto ricevere il sangue, non su un’esigenza dell’ospedale.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche: