M5s, Beppe Grillo irrompe nella crisi Di Maio-Conte: «Qualcuno non crede più alle regole? Che lo dica»

Il Garante all’attacco con il suo solito stile ieratico: «Siamo tutti qui per andarcene, comunque, ma possiamo scegliere di lasciare una foresta rigenerata o pietrificata»

Beppe Grillo batte un colpo nella querelle tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. In un post sul suo blog il Garante del Movimento 5 Stelle manda messaggi sibillini a una delle due parti: «La luce del sole è il miglior disinfettante. Luce sia, dunque, sulle nostre ferite, sulla palude e sull’oscurità. Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? Che lo dica con coraggio e senza espedienti. Deponga le armi di distrazione di massa e parli con onestà». Con chi ce l’ha? «Quando il MoVimento fece i primi passi Steve Jobs chiese agli studenti di Stanford di accettare la morte come agente di cambiamento della vita e disse loro “ora il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, diventerete gradualmente il vecchio e verrete spazzati via. Scusate se sono così drastico, ma è vero”. La sua Apple è oggi diventata la più grande impresa del mondo e la Silicon Valley resta la culla dell’innovazione tecnologica. Ma nella vicina Arizona c’è anche una foresta pietrificata da milioni di anni».


Poi la chiusura: «Siamo tutti qui per andarcene, comunque, ma possiamo scegliere di lasciare una foresta rigenerata o pietrificata». Difficile indovinare con chi ce l’abbia. Ma la frase sulle “regole del gioco” potrebbe riferirsi alla questione dei “due mandati e a casa”, che manderebbe in pensione molti dei nomi attualmente più in vista nel M5s. Su 227 eletti grillini nel 2018 oggi 68 sarebbero a fine corsa. E senza deroga dovrebbero andare a casa. Tra questi personalità del calibro di Paola Taverna, Laura Castelli, Alfonso Bonafede. E, soprattutto, proprio Di Maio.


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