Grillo piomba nella rissa tra Conte e Di Maio, la sentenza del fondatore: «Il limite ai mandati deve restare»

L’Elevato dal suo blog si inserisce nello scontro ai vertici del M5s, apparentemente scaricando il ministro degli Esteri, arrivato al limite dei due mandati previsti dallo Statuto grillino

Attacca chi si oppone alla regole del «limite della durata dei mandati» e quelli che «si arroccano nel potere» Beppe Grillo, che sul suo blog pubblica un nuovo post a poche ore dallo scontro durissimo tra Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ormai ai ferri corti. Nel pieno della rissa grillina, l’ “Elevato” del Movimento dice di aver parlato con «il Supremo». E alla fine di in una lunga digressione su darwinismo e sistemi economici, Grillo pare prendere le parti del presidente del M5s scaricando di fatto l’altro contendente, che tra gli altri sarebbe proprio al secondo mandato, quindi al limite imposto dalle regole interne del Movimento che ne impedirebbe una nuova candidatura. «Appare sempre più opportuno estendere l’applicazione delle regole che pongono un limite alla durata dei mandati – scrive il fondatore del Movimento – Alcuni obiettano, soprattutto fra i gestori che si arroccano nel potere, che un limite alla durata dei mandati non costituisca sempre l’opzione migliore, in quanto imporrebbe di cambiare i gestori anche quando sono in gamba: “cavallo che vince non si cambia” sembrano invocare ebbri di retorica da ottimati. Ciò è ovviamente possibile, ma il dilemma può essere superato in altri modi, senza per questo privarsi di una regola la cui funzione è di prevenire il rischio di sclerosi del sistema di potere, se non di una sua deriva autoritaria, che è ben maggiore del sacrificio di qualche (vero o sedicente) Grande Uomo».


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