Foggia, arrestati 6 ragazzi che pestarono un carabiniere: l’aggressione al bar, uno del branco doveva essere ai domiciliari

Aveva l’obbligo di restare a casa uno del gruppo che ha aggredito il militare, dopo che questo lo aveva riconosciuto e fotografato in un bar in provincia di Foggia

Aggredirono e picchiarono brutalmente un carabiniere a Torremaggiore (Foggia), poi provarono a rubare il suo cellulare: a distanza di sei mesi, i presunti autori del pestaggio sono stati individuati e sono scattate le misure disposte nei loro confronti. Si tratta di sei giovani foggiani, accusati a vario titolo di tentata rapina in concorso e di lesioni personali aggravate. Le misure cautelari, che prevedono gli arresti domiciliari per quattro di loro e l’obbligo di firma per gli altri due, sono arrivate nelle prime ore della notte di oggi, 6 luglio.


Il pestaggio

I fatti risalgono però allo scorso 9 gennaio, quando un militare libero dal servizio aveva sorpreso un membro del branco in un locale di Torremaggiore. Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine per il pestaggio dell’inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti, era infatti sottoposto all’obbligo di dimora a San Severo. Il carabiniere, riconoscendolo, aveva iniziato a filmarlo con il telefono per provare la violazione del provvedimento giudiziario. Era stato però notato da uno degli amici del ragazzo, che aveva iniziato a inveire contro di lui attirando l’attenzione del resto del branco. I ragazzi avevano quindi iniziato a prendere il militare a calci e pugni, nel tentativo di sottrargli il telefono, provocandogli lesioni alle costole e al volto.


Anche i gestori del locale, intervenuti in difesa del carabiniere, erano rimasti feriti, riuscendo tuttavia a mettere in fuga il gruppo. Il giorno dopo però, secondo quanto ricordano le cronache locali, avevano annunciato sui social di voler vendere l’attività, in preda allo sconforto. Dopo l’episodio, il locale è effettivamente rimasto chiuso per qualche giorno. Ma i molti messaggi di vicinanza e incoraggiamento ricevuti in seguito dai concittadini hanno convinto i suoi titolari a riaprire.

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