Gas russo, Mosca taglia un terzo del flusso per l’Italia. In Ue colpiti 12 paesi: in Austria -70% da Gazprom

L’avviso arriva dal più grande produttore di petrolio austriaco OMV che riferisce della riduzione a seguito dello stop dei flussi per 10 giorni

Il più grande produttore di petrolio austriaco OMV (Österreichische Mineralölverwaltung) ha annunciato – in una nota – che Gazprom sta riducendo ancora di più le forniture di gas dopo l’avviso dello stop dei flussi per 10 giorni di manutenzione al gasdotto Nord Stream. Questo provoca una «riduzione del 70 per cento» del gas che arriva dall’hub di Baumgarten, comune austriaco vicino al confine slovacco. La Russia, inoltre, sta riduce di un terzo le forniture all’Italia rispetto alla media degli ultimi giorni. Lo si legge in una nota dell’Eni. «Gazprom – scrive la compagnia italiana – ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi».


Lo stop di dieci giorni, da tempo annunciato, doveva in teoria essere solo una formalità tecnica, ma nel contesto della guerra in Ucraina ma mercati e aziende temono che la chiusura possa essere prolungata. Nord Stream 1 trasporta 55 miliardi di metri cubi (bcm) all’anno di gas dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico. «Putin continua a usare l’energia come un’arma. Dodici Paesi dell’Ue sono già direttamente interessati. Riempire le nostre capacità di stoccaggio del gas prima di questo inverno può aiutarci a prepararci a eventuali ulteriori interruzioni e tagli delle forniture di gas», scrive la Commissione Europea. Intanto Snam ha fatto sapere in una nota che il 64% del fabbisogno è stato già stoccato.


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