La lunga giornata delle dimissioni di Mario Draghi: dal saluto alle camere al Cdm

Il governo rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le elezioni si terranno il 25 settembre

Dopo le dimissioni di Mario Draghi, durante il primo Consiglio dei ministri post crisi di governo appena terminato, l’esecutivo ha comunicato la data delle prossime elezioni, che sarà domenica 25 settembre. Fino a quel momento il governo resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti. Durante il colloquio al Colle tra Mario Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier ha «reiterato le dimissioni». Dopo il colloquio con il presidente Draghi, il presidente della Repubblica ha incontrato sia la presidente del Senato, Casellati, sia il presidente della Camera, Fico, e parlato alla nazione rassicurando i cittadini e le cittadine sul futuro del Paese.


Il consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi è cominciato poco dopo le 18:15. In apertura della riunione, il premier ha esortato i membri dell’Esecutivo a continuare a tenere alta la guardia sulle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. «Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà», ha detto Draghi.


Mattarella ha sciolto le Camere

Dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri dimissionario, Mario Draghi.

Mattarella ha incontrato Casellati e Fico

L’incontro del presidente della Repubblica con la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e, successivamente, con il Presidente della Camera Roberto Fico, è avvenuto al Colle questo pomeriggio. L’incontro con i due presidenti è previsto dalla Costituzione per arrivare allo scioglimento delle Camere.

L’incontro tra Mario Draghi e Sergio Mattarella

Dopo il breve discorso tenuto alla Camera, Mario Draghi è salito al Quirinale per incontrare il presidente Mattarella. Dopo avergli riferito della discussione e del successivo voto di ieri, 20 luglio, al Senato, il premier ha reiterato a Mattarella le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto.

Il discorso di Draghi alla Camera

In mattinata, prima di salire al Quirinale per confermare le dimissioni, Mario Draghi aveva tenuto un breve discorso alla Camera: «Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, qualche volta. Grazie per tutto il lavoro fatto insieme in questo periodo. Alla luce del voto espresso ieri del Senato della Repubblica chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni». Alla Camera il presidente è stato accolto da un lungo applauso, all’indomani del voto di fiducia in Senato che ha determinato la fine dell’esperienza di governo con Lega e Forza Italia che hanno abbandonato l’Aula di Palazzo Madama durante il voto, mentre il Movimento cinque stelle non ha partecipato, tenendo comunque in piedi il numero legale per la validità della fiducia.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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