Omicidio Civitanova, le prime conferme dall’autopsia: l’ambulante morto per schiacciamento. «Non escluso il soffocamento»

Ci saranno ulteriori verifiche da parte dei medici legali per chiarire se il decesso sia avvenuto per danni ad organi vitali

Alika Ogorchukwu è morto a causa dello schiacciamento del corpo. Cosa che poi ha portato probabilmente anche al soffocamento. Sono questi i primi risultati dell’autopsia effettuata oggi sul corpo dell’ambulante nigeriano 39enne ucciso venerdì scorso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo, alla quale ha partecipato anche un consulente di parte per la famiglia di Ogorchukwu . Non è ancora chiaro se lo schiacciamento abbia provocato anche traumi agli organi vitali dell’uomo e se questi siano stati decisivi per il decesso. Prima dell’esame autoptico, la moglie della vittima, Charity Oriachi, ha dovuto effettuare il riconoscimento della salma. «Un momento straziante, di profonda disperazione», ha detto il legale della famiglia Francesco Mantella. Il gip di Macerata, Claudio Bonifazi, ha intanto convalidato l’arresto del 32enne salernitano per «evidenti e gravi indizi di colpevolezza». Nei vari video dell’aggressione che sono stati pubblicati sui social, si vede Ferlazzo stare sopra Ogorchukwu con tutto il corpo immobilizzandolo in vari modi. Accusato di omicidio, stando a quanto raccontato dalla madre, Ursula Loprete, soffrirebbe di disturbo bipolare e avrebbe già chiesto scusa per quanto accaduto, escludendo la motivazione razziale.


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