«Datemi acqua e una sigaretta»: tutta la storia del tunnel di Roma e del presunto colpo di Ferragosto che poteva finire in tragedia

Scavavano un cunicolo in via Innocenzo XI. A due passi da una banca. Poi il crollo e il salvataggio di uno dei 4. Ma due di loro sono già liberi. Ecco perché

Un presunto colpo da film che poteva trasformarsi in una tragedia. Tutto comincia ieri mattina quando al 112 arriva una telefonata d’allarme. Alcune persone sarebbero rimaste incastrate in un cunicolo in via Innocenzo XI, una delle traverse di via Gregorio VII a due passi dalla Basilica di San Pietro. I vigili del fuoco intervengono sul posto ed individuano presto il punto esatto del crollo, di fronte ad un negozio sfitto. Da sotto l’asfalto arriva la voce di una sola persona che chiede aiuto. I soccorritori si mettono al lavoro con una ruspa per aprire un tunnel parallelo in modo da raggiungere l’uomo che però è sepolto vivo dalle macerie.


La banda del buco e il cunicolo di via Innocenzo XI

È probabile che a fare la prima chiamata sia stato un altro membro della banda. Forse uno dei quattro fermati dai carabinieri mentre si aggiravano nella zona del colpo. All’uomo i vigili forniscono una bombola di ossigeno e alimentazione liquida. Ma lui riesce a uscire solo dopo otto ore di scavi. E finisce ricoverato. «Datemi acqua, vi prego, e una sigaretta» sono le prime parole di Andrea, 35 anni, pregiudicato per furti. Il tetto del cunicolo che stava scavando è crollato schiacciando il corpo dell’uomo. L’ipotesi è che scavassero per mettere a segno un colpo a Ferragosto. A meno di 200 metri da via Innocenzo XI ci sono due banche e una ricevitoria della Sisal. Probabilmente volevano passare per le fognature.


Ma qualcosa è andato storto. Andrea è rimasto intrappolato sotto le macerie. Due suoi complici, napoletani, che erano con lui nel tunnel sono riusciti a uscire da un tombino. Il quarto uomo, romano come Andrea e che era dentro il negozio, ha dato l’allarme. «È stato un intervento complicato per la qualità del terreno. Quel cunicolo è franato molto probabilmente per le piogge di questi ultimi giorni», spiegano i vigili del fuoco. «Mamma, mamma, lo stanno imbracando», urlava un bambino dal balcone mentre i medici preparavano la barella per Andrea. Poi l’applauso liberatorio per i salvatori.

L’audace tunnel dei Soliti Ignoti

Alla fine in via Innocenzo XI restano una voragine larga dieci metri e profonda sei. E un quartiere che racconta di furti, cinque nell’ultima settimana. L’inchiesta della procura di Roma verificherà le intenzioni dei 4. Che sono rimasti muti davanti alle domande dei carabinieri. I due erano stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, ma sono stati scarcerati dopo l’udienza per direttissima in attesa del processo che è previsto per il 20 dicembre prossimo. I due romani sono stati deferiti per danneggiamento e crollo colposo. Il pm di turno Attilio Pisani non avrebbe ravvisato il tentato furto dal momento che non è ancora noto l’obiettivo del possibile colpo. Quanto al locale interessato dal cedimento, è privato e per il danneggiamento interno non è previsto l’arresto.

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