Destinazione Luna, tutto pronto per il lancio di Artemis 1. La foto dell’astronauta Jessica Meir: «Stiamo andando davvero»

La partenza è prevista domai, alle 14.33 ora italiana, dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral (Florida)

«Anni di sogni e duro lavoro eccezionale con la Nasa hanno dato i loro frutti – ANDIAMO!»: è l’emozionato messaggio che l’astronauta Jessica Meir rivolge ai suoi followers su Twitter. Destinazione Luna: è partito il conto alla rovescia per Artemis 1, la missione senza equipaggio simbolo del ritorno al satellite. Il lancio è previsto domani, alle 14.33 ora italiana, presso il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. I membri dell’agenzia aerospaziale statunitense sorridono in un selfie aspettando l’ora X.


Questa prima missione senza equipaggio sarà inaugurata dal più grande razzo mai costruito: lo Space Launch System (Sls), alto 111 metri e dal diametro di 8,4, sul quale è integrata la capsula Orion. Il suo lancio sarà visualizzabile in diretta streaming, sulla NASA TV, sull’ESA Web Tv e sulle pagine social di diversi divulgatori scientifici. La durata prevista per la missione è di 42 giorni, nel corso dei quali la navicella spaziale Orion percorrerà 64.000 chilometri oltre la Luna, ovvero 48.000 chilometri in più rispetto al record stabilito durante l’Apollo 13. Artemis 1, grazie all’imbarco di tre manichini dotati di sensori, avrà il compito di testare ciò a cui gli esseri umani potrebbero andare incontro quando partiranno alla riconquista della superficie lunare. Faranno seguito le altre due fasi previste nel programma: Artemis 2, una missione nell’orbita lunare, e infine Artemis 3, che prevede il ritorno degli astronauti sul suolo della Luna dopo oltre mezzo secolo.


Un «momento storico» per l’Europa

Il lancio di domani, 29 agosto, non rappresenta un evento eccezionale solo per gli Stati Uniti, ma anche per l’Europa, coinvolta nel programma Artemis attraverso l’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il suo direttore, Josef Aschbacher, aveva parlato di un «momento storico» per il continente: «In questo decennio la prima donna e il prossimo uomo cammineranno sulla superficie della Luna e l’Agenzia Spaziale Europea sta costruendo l’hardware che fornirà la propulsione per trasportarli e sostenerli».

L’Esa ha avuto un ruolo attivo in tutte le fasi del programma, dalla realizzazione del Modulo di Servizio europeo (Esm) della capsula Orion alla futura stazione spaziale nell’orbita lunare Gateway. La tecnologia italiana, nello specifico, ha contribuito al progetto grazie alla collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’industria: oltre alla realizzazione di parte del modulo di servizio di Orion, a rappresentare il Paese nella missione c’è il piccolo satellite Argomoon, realizzato per l’Asi dall’azienda Argotec di Torino. Sarà l’unico satellite europeo attivo nell’orbita lunare.

Gli obiettivi di Artemis

L’atterraggio sulla Luna non è l’unico obiettivo della missione: l’intenzione è quella di gettare le basi per costruire un avamposto stabile. Una sorta di base che in futuro possa preparare il terreno per ulteriori esplorazioni, tra cui quella di Marte, prevista per la metà degli anni ’30 del nuovo millennio. Per arrivare all’ultimo livello del progetto, però, è necessario che la missione di domani abbia un buon esito.

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