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Meloni: «Se avremo i numeri, riforme anche senza la sinistra». Letta rilancia l’allarme sulla Costituzione – Il video

22 Settembre 2022 - 21:43 Maria Pia Mazza
Si riaccende lo scontro sulle possibili modifiche alla Costituzione che il centrodestra potrebbe fare con un largo risultato al voto del 25 settembre. Una prospettiva che rimette in allarme il segretario dem

Nuovo battibecco a distanza tra Giorgia Meloni e il segretario dem Enrico Letta sul presidenzialismo. La leader di Fratelli d’Italia, dal palco dal palco di piazza del Popolo a Roma, a margine dell’evento di chiusura della campagna elettorale organizzato del centrodestra in vista delle elezioni del 25 settembre, nel corso del suo discorso ha ribadito che «in questa legislatura faremo una riforma in senso presidenziale delle istituzioni italiane: noi vogliamo garantire governabilità, stabilità e un rapporto diretto tra istituzioni e chi viene rappresentato. Saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano a efficientare le nostre istituzioni». Ma Meloni ha subito messo in chiaro i rapporti di forza con le altre forze politiche, in particolare con il Partito Democratico: «Sia chiaro che se gli italiani ci daranno i numeri per farlo noi lo faremo comunque, perché le riforme costituzionali non le può fare solo la sinistra, come quella pessima del Titolo V». A stretto giro è arrivata la risposta del segretario del Pd, Enrico Letta, che ha replicato su Twitter: «La “moderata” Meloni annuncia che cambieranno la Costituzione anche da soli. La Costituzione nata dalla resistenza e dall’antifascismo. Il voto degli italiani il 25 settembre glielo impedirà». E il segretario dem ha poi lanciato l’allarme: «La destra italiana ha mostrato il suo vero volto oggi a Roma, ha spiegato agli italiani che loro da soli cambieranno la Costituzione, che la loro logica è quella dei no vax (riferendosi alle parole di Meloni contro il “modello Speranza” nella gestione della pandemia di Coronavirus, ndr). Noi a questa destra diciamo che la Costituzione è nata dalla resistenza e dall’antifascismo e non si tocca».

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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