Mosca si mostra possibilista sul dialogo con gli Usa, ma Medvedev rilancia: «Useremo armi nucleari per proteggere il Donbass»

L’ex presidente russo avverte: «L’ipersonico può raggiungere Europa e Stati Uniti»

Ogni segnale di una volontà degli Stati Uniti di migliorare le relazioni sarà preso seriamente, ha assicurato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Tuttavia, al momento la direzione intrapresa dal Paese è contraria. Dopo il discorso di Vladimir Putin, la Russia prosegue la sua strategia militare contro l’Ucraina e non accenna a fare passi indietro. La frase che potrebbe sembrare di apertura da parte di Ryabkov è stata infatti immediatamente seguita, come riporta Tass, dalle dichiarazioni del vicepresidente del consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev che ha scritto su Telegram: «Le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia». Che su quelle aree orientali dell’Ucraina si terranno referendum, lo aveva già annunciato Putin e ora il suo predecessore Medvedev ribadisce come la protezione militare in quei territori «sarà significativamente rafforzata dalle Forze Armate russe». E questo non riguarda solo la mobilitazione parziale dei riservisti, ma anche «armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi». Tra questi, «l’ipersonico» che, come spiega il vicepresidente del consiglio di sicurezza, «è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente». Infine, Medvedev invita «l’establishment occidentale», e più in generale «tutti i cittadini dei Paesi Nato» a capire come ormai «la Russia ha scelto la sua strada» e che «non c’è modo di tornare indietro».


Leggi anche: