Annie Ernaux: «Lotterò fino alla morte per garantire il diritto all’aborto. L’estrema destra? Mai stata dalla parte delle donne»

Le prime parole della scrittrice francese dopo il ricevimento del premio Nobel per la letteratura

«Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne». Così la scrittrice francese neo Premio Nobel per la Letteratura, Annie Ernaux, nella sede dell’editore Gallimard a Parigi, ha commentato la notizia del riconoscimento. Ernaux ha sottolineato che il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza è anche «una scelta politica”. «Per questo motivo, che certi Paesi, come alcuni Stati americani, vogliono mantenere la secolare dominazione sulle donne, vietando o limitando questo diritto». La scrittrice, da sempre impegnata per i diritti delle donne, ha poi detto che l’estrema destra «nella storia non è mai stata favorevole alle donne», citando anche l’Italia, in riferimento al recente trionfo elettorale del partito di Giorgia Meloni. A proposito del suo romanzo autobiografico sull’aborto, L’evento (L’Orma), ha detto che «era più che mai necessario. Non immaginavo, del resto, che 22 anni dopo, il diritto all’aborto venisse di nuovo messo in discussione». «All’epoca – ha continuato – l’impatto di quel testo fu molto fiacco». Ma il film successivo «basato sul mio testo è stato qualcosa di importante, perché l’immagine è certamente più violenta del testo. Entrambi sono lì per tutelare questo diritto». La scrittrice ha voluto invece rendere omaggio al “coraggio” dell’allora ministra della Salute sopravvissuta ai campi di sterminio, Simone Veil, madre della legge francese sull’Ivg (1975), che ha permesso alle donne di «abortire in modo libero e in sicurezza». Nel corso della conferenza stampa, la scrittrice ha infine rivolto un pensiero alle donne iraniane che lottano per la libertà.


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